2016: CIRINNA’, LA SENATRICE PD FIRMA LA STORICA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI/I PROTAGONISTI
Alla sua prima legislatura al Senato ha impresso una svolta al diritto di famiglia in Italia Roma, 28 dic. (AdnKronos) –
Trent’anni di proposte, dibattiti, scontri ideologici attorno alla nozione di famiglia, alle scelte affettive individuali, ai diritti delle coppie gay. In un’Italia che sembrava eternamente in mezzo al guado, tra spinta innovativa e resistenza al cambiamento, alla fine, il 21 maggio di quest’anno, sulla ‘Gazzetta ufficiale’ veniva pubblicata la legge sulle unioni civili fra persone dello stesso sesso.
A riuscire là dove avevano mancato il bersaglio non pochi politici pur combattivi -da Nichi Vendola a Rosi Bindi, da Franco Grillini ad Alfonso Pecoraro Scanio (e vi fu anche una proposta di Alessandra Mussolini)- è stata Monica Cirinnà, senatrice del Partito democratico alla prima legislatura, ma con un lungo passato da consigliera comunale a Roma nell’era Rutelli-Veltroni.
Animalista convinta, vegetariana senza se e senza ma (al punto da arrivare ad associare, in un’intervista radiofonica, al cannibalismo chi si nutre di carne o di pesce), classe 1963, romana, un passato di avvocatessa e ora “imprenditrice agricola” (come recita la scheda di palazzo Madama), Cirinnà ha seguito passo passo il ddl sulle unioni civili, accompagnandolo in porto tra mille difficoltà.
Per la legge che porta il suo c’e’ chi le da’ anche la colpa del terremoto (AdnKronos) – A parte l’ositilità dell’opposizione di centrodestra, Cirinnà se l’è dovuta vedere con la riluttanza degli alleati Ncd e con le perplessità dei cattolici del Pd. Un vortice tortuoso e sfibrante di trattative e mediazioni forse non sempre nelle corde di una senatrice dalle convinzioni forti, dal quale però è riuscita ad emergere vittoriosa. Certo, sul terreno ha dovuto lasciare la stepchild adoption, ma grazie anche alla determinazione del governo Renzi che pose la fiducia sul maxi emendamento che recepiva il ddl, è lei che mette la firma ad una legge che è già passata alla storia. Un suggello non di poco conto ad una vita spesa, anche lungo i cinque mandati fra i banchi del consiglio comunale della capitale, per i diritti civili, a difesa delle donne, dell’ambiente e degli animali.
Ora la partita si gioca sui tempi per avere i decreti attuativi previsti dal ddl, e che le prospettive di breve durata del nuovo esecutivo rendono più urgenti. Agli onori si accompagna qualche onere, a volte grottesco, oltreché indebito, come la lettera inviatale da chi nei giorni scorsi è arrivato a scriverle: “Il terremoto che ha colpito l’Italia e che ancora continua lo dobbiamo alla sua sciagurata legge”.
Lei ha risposto pubblicando la missiva sul suo profilo Facebook, con il commento di chi ha dovuto superare ben altri ostacoli: “Poiché in questi giorni bisogna essere più buoni, faccio gli auguri anche a chi mi scrive cose per le quali andrebbe denunciato. Merry Christmas!”. (Fan/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 30-DIC-16 15:58 NNNN