Aggiornamento su lavoro in commissione Giustizia del Senato
Siamo finalmente ad un punto di svolta: sono rimasti solo, si fa per dire solo, 2000 emendamenti circa. Questo grazie alla dichiarazione degli inammissibili effettuata da Presidente Palma e ad un certo numero di ritiri da parte dei firmatari.
La gran parte degli emendamenti colpiscono il titolo 1 – “Unioni civili”, mentre quelli sul titolo 2 – “Regolamentazione delle convivenze”, sono quasi tutti soppressivi . Gli emendamenti del Pd sono pochissimi, mentre la grande massa degli ostruzionistici è di NCD e FI .
Il calendario non è semplice, poiché la commissione, se non saranno accolte le nostre richieste di sedute notturne, si riunisce normalmente solo 3 volte a settimana; poiché prima di votare gli emendamenti i firmatari possono fare dichiarazioni di voto, prevedo dei tempi lunghi.
La mia speranza è di arrivare in aula del Senato per l’approvazione nella seconda metà di luglio.
Nella prossima seduta, come relatrice dovrò dare i pareri sugli emendamenti, pareri necessari ad orientare il voto della maggioranza che si è costituita in commissione , Pd + M5s + Sel + misto + socialisti , e che mi ha permesso di approvare nello scorso marzo il testo base.
Ovviamente confido sul fatto che i senatori che hanno espresso tale voto restino tutti compatti nel respingere gli emendamenti negativi che tendono alla riduzione dei diritti per le coppie same sex, alla derubricazione dell’adozione del figlio del partner in affido, e alla soppressione del titolo 2.
Ovviamente ci sono anche degli emendamenti migliorativi e rafforzativi dei diritti, tra tutti vi segnalo quello del senatore Sergio Lo Giudice, che introduce un titolo 3 “Norme sulla responsabilità genitoriale”, unico vero modo per garantire completamente i figli delle famiglie arcobaleno.
Vorrei che sapeste che senza il preziosissimo aiuto di Sergio non saremmo a questo punto, è con lui che quotidianamente mi confronto per trovare le soluzioni più giuste per navigare in questo mare burrascoso!!
Altra questione fondamentale da risolvere riguarda i colleghi della Camera: se il ddl deve diventare legge in autunno, come anche il governo ci chiede, dobbiamo blindare il testo che uscirà dal Senato e farlo approvare dalla Camera senza modifiche.
Per questo è necessario ottenere , non solo all’interno del Pd, la massima condivisione possibile lavorando in modo ” bicamerale ” con tutti i colleghi interessati alla materia.
Come potete vedere dal calendario degli eventi, sto girando l’Italia per ascoltare, capire e sensibilizzare le persone, le associazioni e gli eletti locali. Da loro deve partire la spinta più importante per fare in modo che il Parlamento decida, presto e bene.
Vorrei che sapeste in conclusione che il lavoro che sto svolgendo ha messo profondamente in discussione la mia coscienza, perché essendo favorevole da sempre al matrimonio egualitario, so che il testo su unioni civili resta di fatto riduttivo e parzialmente discriminatorio.
Le leggi sono strumenti spesso formali e freddi, per questo sento su di me una grandissima responsabilità, quella di riuscire a rappresentare in Parlamento il grande lavoro ed il confronto sempre costruttivo fatto con le associazioni Lgbt , e ancor di più l’immensa varietà di forme che l’amore e la famiglia possono avere, l’urgenza della vostra richiesta di libertà, la grandezza del vostro desiderio di uguaglianza, di inclusione, di rispetto.
Grazie
Monica