Il Libraio:”Le unioni civili e la necessità del compromesso”
Su “Il libraio” è stato pubblicato questo articolo sulle unioni civili. Voglio sinceramente ringraziare l’autore, Claudio Rossi Marcelli. Monica
“In tutti i paesi dove si è arrivati al matrimonio egualitario, ci si è arrivati per tappe intermedie…”. Claudio Rossi Marcelli riflette sul percorso del ddl sulle unioni civili, sul ruolo del “carro armato” Monica Cirinnà e sulla necessità si sostenere il compromesso rispetto al cedere alla tentazione del “tutto o nulla”… – Su ilLibraio.it il suo commento su un tema attuale e discusso (non solo in Italia)
La senatrice Monica Cirinnà non è una donna: è un carro armato. Con la perseveranza e l’energia di un cingolato sta percorrendo da mesi l’Italia per promuovere il disegno di legge sulle unioni civili di cui è relatrice. Con impeccabile eleganza e contagiosa sicurezza di sé partecipa a dibattiti pubblici, conferenze, comizi politici in ogni angolo del Paese, ripetendo sempre lo stesso messaggio: i diritti delle coppie omosessuali devono essere riconosciuti anche in Italia. Adesso.
I suoi interlocutori sono prima di tutto la moltitudine di cittadini italiani, la maggioranza secondo i sondaggi, a cui sta a cuore la questione delleunioni civili. Dopo aver assistito alle trionfali conquiste dellecomunità omosessuali in tutti i paesi occidentali, molti gay e lesbiche italiane hanno sviluppato una vera e propria adorazione per questa senatrice da trincea che si batte per loro. Il fatto che una donna eterosessuale, sposata e madre di quattro figli sia in prima linea in questa spinta all’allargamento dei diritti lgbt è un incoraggiante segnale del fatto che la cosiddetta questione omosessuale sia diventata ormai una questione di democrazia.
Tra gli interlocutori a cui si rivolge Cirinnà ci sono ovviamente anche gli oppositori al suo disegno di legge, che da mesi si sono trincerati dietro un durissimo ostruzionismo parlamentare. C’è Matteo Renzi, che nonostante l’appoggio esplicito al ddl rischia sempre di farsi distrarre da questioni meno controverse per il suo governo. C’è il mondo cattolico, attraversato al suo interno da opinioni ormai molto eterogenee sull’argomento. E infine ci sono un certo numero di attivisti omosessuali che ritengono il progetto di unioni civili troppo timido e già sorpassato.
Il carro armato Cirinnà si muove quindi su un terreno minato, ma il vento della storia sembra soffiare dalla sua parte, costellando gli ultimi mesi di conquiste epocali come il referendum sull’introduzione del matrimonio egualitario in Irlanda o la sentenza della Corte Suprema americana che lo ha reso valido in tutti i cinquanta stati dell’Unione.