I prossimi passaggi per le unioni civili
Con queste poche righe vi voglio ringraziare per le tante parole di stima e affetto, e rispondere al quesito più ricorrente in queste ore.
Quali saranno ora i passaggi successivi e i tempi ?
Dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera, la legge deve essere firmata dal Presidente del consiglio, poiché è una legge di iniziativa parlamentare e poi firmata anche dal Presidente della Repubblica. Dopo tale firma verrà promulgata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e sarà a tutti gli effetti legge dello Stato.
I commi da 1 a 34, relativi alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, entreranno in vigore il giorno stesso della pubblicazione. Tuttavia, per poter celebrare le prime unioni, sarà necessario attendere l’adozione da parte del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, (su proposta del Ministro dell’Interno) di un decreto – previsto dal comma 34 – che darà ai sindaci e agli ufficiali dello stato civile tutte le indicazioni e le istruzioni per la celebrazione.
Il decreto deve essere emanato entro trenta giorni dalla entrata in vigore della legge. Potrebbe esserci un minimo di scarto tecnico, dovuto all’attesa dei pareri necessari a consentire l’entrata in vigore del decreto, e dunque non è possibile dare certezze sui tempi, ma il Governo e il Partito democratico sono già al lavoro, con i funzionari e i tecnici, per fare in modo che i sogni di tante e tanti possano diventare realtà al più presto, già entro l’estate o subito dopo.
Ho letto anche io tra le tante dichiarazioni di contrarietà a questa legge, quelle di alcuni sindaci che non vorranno celebrare unioni civili. A chiarimento vi dico che i sindaci giurano sulla Costituzione e sono tenuti ad applicare tutte le leggi, se così non fosse si potrebbe ipotizzare sia il reato di omissione di atti d’ufficio, che il commissariamento ad acta.
Ma sono certa che, pur col diniego di alcuni sindaci, le unioni civili saranno celebrate in ogni comune poiché i sindaci posso delegare la funzione di ufficiale di stato civile ad altri soggetti, normalmente assessori o consiglieri comunali.
Vi terrò informati di ogni passo che faremo nelle prossime settimane, vi abbraccio e spero che siate felici per questo primo grande passo, continueremo insieme fino al traguardo della piena uguaglianza.
Vi abbraccio