Migranti: Cirinna’ e Montino a Saviano, usciamo dal gossip capalbiese
“Maremma terra di migranti e integrazione, altro che radical chic”
Da quasi vent’anni a Capalbio coltiviamo viti, ulivi e ortaggi e non possiamo essere annoverati nè tra i frequentatori dell’Ultima spiaggia, né tra i vacanzieri, né tantomeno come “radical chic”. SIamo persone assolutamente normali, quindi, che, oltre a svolgere l’attività di imprenditori agricoli, hanno anche, a diversi livelli, incarichi istituzionali.
Abbiamo assistito in questi giorni alle polemiche sull’accoglienza degli immigrati a Capalbio in silenzio e con disagio. Quello che ci spinge oggi ad intervenire è la voglia di fare chiarezza. Vari commentatori, vedi Roberto Saviano, sulle pagine dei quotidiani sembrano aver perso di vista che la ferma opposizione ai migranti viene dai cittadini residenti di cui il comportamento del sindaco è espressione.
Non è questione di “radical chic”, come qualcuno erroneamente vorrebbe far credere, ma di un problema reale che necessita di risposte concrete. Su una questione il sindaco Bellumori ha ragione, che è la stessa di fronte alla quale si è trovato il Comune di Fiumicino: i Prefetti non possono e non debbono decidere da soli sulla collocazione dei migranti, senza il territorio.
Molti di noi “ospiti permanenti” non solo non si sono opposti all’accoglienza, ma da subito hanno promosso iniziative di integrazione e occupazione. Delle quali, non ci sembra, i commentatori si siano occupati. Troppi in Maremma hanno dimenticato la loro storia recente, una storia di immigrazione ma anche di accoglienza dei tanti che sono arrivati per trovare lavoro, quel lavoro che ha bonificato terre insalubri e durissime, trasformando la Maremma nel grande giardino che amiamo e curiamo in tanti condividendo frutti e prodotti di qualità.
Personalmente e quotidianamente diamo prova di inclusione e accoglienza di ogni diversità, l’uno da Sindaco che accetta ogni giorno moltissimi profughi e minori non accompagnati, l’altra con una durissima battaglia parlamentare sui diritti .
L’auspicio è che si esca finalmente dal gossip per lavorare su soluzioni di integrazione e solidarietà, trasformando in opportunità la presenza di queste persone che, come tantissime altre di varie nazionalità, già prestano la loro opera in tante attività faticose come quelle agricola ed edilizia.
Esterino Montino e Monica Cirinnà