Cirinnà: “Vegani? E’ un diritto”
Intervista di Fabrizio Roncone a Style – Corriere della Sera
Vegani e vegetariani contro carnivori. Dibattito rovente e attuale. Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale, considera il vegetarianismo un segno di civiltà, trovando d’accordo anche la giunta Appendino a Torino; la Coldiretti organizza “grigliate di piazza” per denunciare il calo dei consumi e difendere il made in Italy. Su questa scena, la senatrice Monica Cirinnà ha presentato un apposito Disegno di legge.
Senatrice, prima di cominciare l’intervista, facciamo chiarezza: che differenza c’è tra un vegetariano e un vegano?
“Chi sceglie un’alimentazione vegetariana decide di escludere dalla propria dieta carne, pesce ed altri alimenti derivati dall’uccisione di animali. La scelta vegana, invece, prevede anche l’eliminazione del latte e dei suoi derivati, le uova, il miele e qualsiasi altro elemento di origine animale. Ecco, il mio disegno di legge serve proprio a fare in modo che vegetariani e vegani possano veder assicurato il loro diritto a nutrirsi secondo i loro principi etici anche fuori da casa propria. Mense pubbliche e convenzionate devono, quindi, assicurare menù adeguati a queste alimentazioni”.
Lei, nel suo Ddl, sostiene che un tale modo di alimentarsi rappresenti un passo importante per proteggere l’ecosistema ed evitare a miliardi di animali la morte.
“Gli allevamenti intensivi, per quanto controllati dal punto di vista sanitario, non possono assicurare il benessere degli animali che crescono in spazi angusti, spesso senza alcuna possibilità di movimento e con un uso diffuso nei mangimi di antibiotici e ormoni… Il che, ovviamente, non è sano per gli animali, ma neanche per coloro che poi si nutrono di un prodotto così chimico. C’è però anche un altro aspetto importante: e riguarda l’enorme quantità di risorse alimentari che vengono impiegate per nutrire questi animali, sottratte di fatto a chi vive nei Paesi poveri del mondo; intere popolazioni non possono infatti cibarsi dei vegetali che producono, destinati a produrre mangimi. Inoltre per produrre mangime è necessario un enorme utilizzo – direi spreco – di acqua, terreno, carburanti ed energia…”
Un dubbio, tra i tanti dei carnivori arrabbiati: non sarebbe sufficiente affidarsi all’allevamento biologico?
“Il biologico, che prevede l’allevamento in libertà, è senza dubbio la scelta che andrebbe fatta sempre, perché assicura agli animali delle condizioni di vita accettabili…”.
Ma allora la scelta vegetariana e vegana è soltanto la manifestazione di una sensibilità verso i diritti degli animali?
“No: è una scelta etica e però anche intelligente. Infatti è scientificamente dimostrato che chi consuma animali va maggiormente incontro a malattie cardiovascolari – vegetariani e vegani hanno un rischio infarto inferiore del 24% – e all’incidenza dei tumori – il 70% dei malati si nutre di alimenti animali, mentre solo il 30% sceglie l’alimentazione vegetariana. In Italia, a mio parere, prevale la scelta etica: si escludono certi alimenti perché si rispettano gli animali, riconoscendo loro il diritto alla vita e alla non sofferenza…”.
Senatrice, lei sa quanto faticoso possa essere il cammino di una legge: e penso a quella rivoluzionaria sulle Unioni civili che porta il suo nome. Questo suo nuovo Ddl, però, non affronta solo diritti civili ed etici, ma anche questioni più delicate, legate alla salute: come occorre comportarsi con i bambini?
“Il mio disegno di legge prevede che l’obbligo di menù vegetariano e vegano sia esteso anche agli asili e alle scuole di ogni ordine e grado. Si discute molto se questo tipo di dieta sia applicabile pure ai bambini: e sebbene non spetti a me dare una risposta scientifica a questa domanda, penso comunque che le scelte dei genitori vadano rispettate. Inoltre so per certo che un’alimentazione sana fa indubbiamente bene ad adulti, adolescenti e bambini. Agevolare e incentivare una nutrizione “buona” deve essere un obiettivo di tutti. È importantissimo escludere dalla nutrizione dei più piccoli tutti i cibi e le bevande “spazzatura”, cioè gli alimenti industriali pieni di grassi e zuccheri, tipo merendine, patatine, snack vari, succhi e liquidi gassati. L’obesità infantile è purtroppo in costante aumento nel nostro Paese”.
Senta, le chiedo una cosa che farà venire le bolle a molti dei 5 milioni di italiani che sono vegani o vegetariani: ecco, non trova che dietro una mortadella, in Emilia-Romagna, ci sia anche tanta storia e cultura?
“Certo, nessuno lo nega. Vogliamo parlare delle fantastiche tradizioni culturali ed eno-gastronomiche italiane? Il nostro Paese ha una ricchezza ed una eccellenza straordinaria da questo punto di vista e dobbiamo preservarla e promuoverla. Tuttavia dobbiamo fare altrettanto per garantire la libertà di scelta di chi decide di nutrirsi secondo principi vegetariani o vegani e che per questo non deve sentirsi discriminato”.
Lei, senatrice, frequenta la Maremma: come fa a rinunciare a un piatto di cinghiale alla cacciatora?
“Guardi, nessuno sforzo. Ero bambina e mi ammalai con la febbre altissima dopo aver visto il film “Bambi”… mia madre comprese la mia ipersensibilità e mai in casa sono poi entrati animali morti”.