GIUNTA VIOLA ART. 5 STATUTO DEL COMUNE DI ROMA. Cirinnà:” ordinanza-truffa del Sindaco inganna le donne”
“Il Sindaco di Roma invece di dare equa rappresentanza alle donne come previsto dallo statuto, preferisce improvvisarsi ‘azzeccagarbugli’ perpetrando un vero e proprio inganno contro le donne di Roma con l’ordinanza del 2 marzo.
La soluzione che Alemanno, nelle prossime ore, con tale provvedimento andrà a rappresentare contro il ricorso al TAR presentato da me e dalla consigliera Azuni è un imbroglio organizzato per negare la rappresentanza alle donne della società romana nella giunta comunale.
Con questo atto vergognoso costruito ‘ad hoc’ pensa di giustificare l’unica presenza femminile in giunta attraverso un presunto principio di rappresentatività che scaturirebbe dall’Assemblea Capitolina in analogia a quanto avvenuto nel Consiglio Regionale della Lombardia. Nulla di più falso e di ipocrita non solo verso l’art. 5 dello statuto comunale ma anche verso la Regione Lazio che conta nella sua compagine di governo ben 4 donne oltre la Presidente.
Ricordo che è stato proprio lui a penalizzare la rappresentanza delle donne in Aula Giulio Cesare avendo scelto come assessore una eletta del PDL in Consiglio Comunale. Invece di compensare questa riduzione con un ampliamento al femminile della giunta ha volutamente ottenuto il risultato di ridurne la rappresentanza in ambedue gli organismi istituzionali. Ricordo al Sindaco che il suo modo di amministrare è anche in contraddizione con le proposte avanzate dal suo stesso governo, il quale si appresta a presentare in Senato una proposta che fissa per legge al 40% dei membri effettivi la rappresentanza minima delle donne nei Cda delle aziende pubbliche e private.
Come al solito Alemanno è ostaggio delle correnti del suo partito e si è dovuto piegare ai diktat dei colonnelli del PDL che gli hanno indicato solo nomi di uomini. Poiché si riempie la bocca di buoni propositi nei convegni gli ricordo che la nomina della giunta è un atto autonomo del Sindaco, quindi l’assenza di donne nel suo gabinetto è imputabile esclusivamente a lui.
Poiché domani verrà a salutare gli studenti delle scuole che partecipano al concorso per l’8 marzo: ‘ la creatività contro la violenza sulle donne’, gli chiederò in quell’occasione conto di questa ‘ordinanza-truffa’, visto che qualsiasi studente, anche con un semplice pallottoliere comprende che undici a uno è sicuramente un risultato squilibrato. “
E’ quanto dichiarato dalla consigliera del PD Monica Cirinnà Presidente della Commissione delle Elette.