Italiani fermati in Russia, rientrati a Roma (2)(ANSA)
FIUMICINO, 29 GIU – I cinque attivisti italiani rientrati questa mattina a Roma, al loro arrivo a Fiumicino, hanno speso parole di ringraziamento verso i colleghi russi “che ci sono sempre stati molto vicini e ci hanno sostenuto”. “Non abbiamo mai avuto paura ? ha raccontato il presidente nazionale di Arcigay, Flavio Romani – I poliziotti che ci hanno interrotto sono sempre stati molto corretti e cortesi. Ci sono stati momenti di tensione invece tra gli agenti e gli attivisti russi che, credo, contestassero la liceita’ delle loro azioni. Ci hanno trattenuto per dieci ore. Verso le 23.30, quando ci hanno ridato i passaporti, abbiamo capito che potevamo andare via”. “Sarebbe stata un’esperienza molto bella se fosse continuata nel suo programma normale ? ha aggiunto – Purtroppo siamo stati interrotti nella serie di incontri e colloqui che avevamo programmato con le associazioni che, in Russia, si occupano di diritti civili e della dignita’ delle persone, in questo caso dentro le carceri. Ho conosciuto aspetti tuttavia della realta’ russa molto interessanti, seppure ci siano sempre maggiori limitazioni”. “La nostra presenza al loro arrivo ? ha detto il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, che ha accolto gli attivisti allo scalo ? e’ voler riaffermare la vicinanza e la solidarieta’ mia e della citta’ nei confronti di associazioni che difendono i diritti umanitari. Erano li’ per valutare le condizioni di trattamento delle persone in carcere e quanto successo loro dimostra che qualche problema c’e’ e continua ad esserci in un grande Paese come la Russia. Fanno bene le associazioni ad insistere ed anche gli Stati nazionali dovrebbero fare altrettanto, cercando di contribuire a rimuovere situazioni di discriminazione”. (ANSA).