Sull’invito a Pro Vita e le scuse
A scusarsi a nome del PD Roma per il palco concesso a Pro Vita alla Festa dell’Unità è intervenuto Cristiano Davoli che se ne assume la responsabilità organizzativa. Poi si scopre che questa stessa persona è anche l’ufficio stampa di Pro Vita (cosa prontamente scomparsa dalla pagina web, ma dimostrata dallo screenshot qui riportato) .
Sono attonita. Nel post di scuse costui fa notare che “la solidità dei nostri ideali e il loro radicamento nel cuore delle persone, ci autorizzano a non aver paura delle idee dei nostri avversari” . Nessuno di noi ha paura degli avversari, il punto è che i miei avversari sono i datori di lavoro di Davoli. Mi domando dov’era questo nostro importante dirigente e anche il nostro attuale segretario, quando tanti di noi del Pd, con Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Andrea Orlando, combattevamo in Parlamento per le unioni civili e l’adozione coparentale?
Temo fosse al lavoro per chi ogni giorno ci attaccava , sostenendo che i gay fossero dei malati da curare. Rifletto sul fatto che se i nostri ideali sono radicati nei cuori delle persone, lo si deve solo a chi limpidamente, senza compromissioni e sbandamenti verso l’ultra destra e gli ultra clericali, combatte a viso aperto ogni giorno in difesa di tutte le persone discriminate, malate, sole e in condizioni di minorata difesa. Abbiamo appena eletto la nuova segreteria del Pd Roma dopo quasi due anni di commissariamento: mi chiedo come venga scelta la classe dirigente di questa città.
Poi mi torna in mente che la stessa persona è stata anche candidata al Consiglio comunale di Roma terzo in testa di lista… Perchè tappava buche, ma ora credo che il buco sia diventata una voragine. Il nuovo segretario di Roma, che ancora non ha neanche trovato il tempo per nominare la nuova segreteria, deve assumersi la responsabilità politica dei gravi fatti accaduti e ormai pienamente di dominio pubblico. Ringrazio il segretario Casu per l’invito che mi fa all’ultimo momento per questa sera, pur sapendo che l’agenda di un senatore non è così libera: a fine seduta sarò in una riunione sull’importante legge sugli orfani di femminicidio di cui sono relatrice. Solo per amor di verità ricordo al segretario che io avevo chiesto la data del 26 e la sua controproposta fu il 28 settembre. Al mio diniego sul 28 mi è stato comunicato, solo il 25, che per accontentarmi si sarebbe tornati al 26, dopo che la mia agenda si era nel frattempo riempita. Il segretario Casu rilancia su un’ipotesi di assemblea dei diritti che aveva senso all’interno della festa. Oggi ritengo più utile convocare i parlamentari romani per fissare da subito le linee sulle quali deve muoversi il Pd per tornare ad essere credibile in una città che sta vivendo la sua stagione peggiore.