Ordine del Giorno sulla Manovra Economica e la Tutela delle Donne presentato al Consiglio Comunale di Roma Capitale
L’Ordine del Giorno presentato dalle Consigliere Monica Cirinnà, Gemma Azuni, Lavinia Mennuni e Tetyana Kuzyk (Consigliere Aggiunto) è stato votato nel primo pomeriggio di oggi 15 settembre all’unanimità dal Consiglio Comunale di Roma Capitale.
Ordine del giorno
La sottoscritte Consigliere Comunali
Premesso che
La Manovra che il Governo ha predisposto quest’estate e che attualmente è in discussione presso la Camera dei deputati prevede, tra le altre misure, dei tagli di drammatica entità nei confornti degli enti locali;
L’entità dei tagli è tale da aver causato una vasta e sentita protesta da parte di tutti gli amministratori locali, a prescindere dalla appartenenza politica, che paventano una situazione disastrosa nella erogazione dei servizi alla cittadinanza, con particolari rischi per settori nevralgici e delicati come i servizi alla persona e i servizi sociali;
I tagli avranno ripercussioni ancora più drammatiche per le famiglie di Roma, tra le più tassate d’Italia per l’entità dell’addizionale IRPEF allo 0,09%,;
Inoltre, i cittadini romani pubblici dipendenti, ovvero una parte considerevole della città, soffrono da anni misure contenitive drastiche sula propria retribuzione, come il blocco contrattuale ormai operante da anni;
Le ultime misure economiche hanno previsto la graduale ma incombente parificazione dell’età pensionabile delle donne con quella degli uomini, elevandola, prima per il pubblico impiego poi per il settore privato, al 65° anno di età;
Considerato che
Le donne italiane soffrono da decenni gli effetti di una politica restrittiva nell’erogazione dei servizi a tutela della famiglia, subendo sulla propria pelle un investimento nel welfare tra i più bassi dei paesi occidentali;
Gli effetti di questa manovra si presumono pesantissimi proprio sulle donne, che subiscono il peso familiare e sopperiscono alle mancanze dell’amministrazione pubblica nell’erogazione dei servizi;
Tale situazione è aggravata dall’aumento dell’età pensionabile, considerato che proprio le donne, al momento dell’abbandono dell’età lavorativa, sono onerate dagli obblighi di assistenza familiare, nei confronti dei bambini, dei disabili, degli anziani;
E’ agevole immaginare come i drastici tagli ai servizi, che si concreteranno in tagli agli asili, alle scuole, all’assistenza ai disabili e agli anziani, avranno un peso significativo ancora più insopportabile proprio nei confronti delle donne;
Come rivendicato da movimenti femminili quest’estate, i risparmi derivanti dall’aumento dell’età pensionabile per il pubblico impiego, pari a circa 4 miliardi, che dovevano essere destinati a procedure conciliative e dirette all’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, non sono stati destinati a quelle politiche;
Questa situazione risulta ancora più insostenibile, considerato che nelle statistiche europee le donne sono agli ultimi posti come presenza nel mondo del lavoro;
Gli effetti dei tagli impattano anche sui centri antiviolenza che, come denunciato a livello nazionale quest’estate sui media nazionale, rischiano di chiudere in gran numero sul territorio nazionale a causa della assenza totale di fondi e della mancata ripartizione di somme già stanziate;
L’ASSEMBLEA CAPITOLINA IMPEGNA
Il Sindaco egli Assessori competenti
Ad adoperarsi in ogni modo, anche sotto forma di protesta, affinchè il peso dei tagli sia ridotto nella misura più estesa possibile, e per l’attivazione di politiche economiche e sociali che tutelino le donne dagli effetti drammatici che i tagli paventati potrebbero produrre a loro danno, promuovendo anzi azioni concrete per sostenere l’occupazione femminile, le politiche del welfare, i centri antiviolenza e la tutela delle donne maltrattate e vittime di abusi.