Il mio abbraccio a Chiara, Micaela e Niccolò Pietro
Ho approfittato della mia visita al Lovers Film Festival per correre a trovare Chiara, Micaela e Niccolò Pietro. Per conoscerlo, finalmente, ma anche per congratularmi con le sue mamme per l’importante risultato raggiunto con l’iscrizione di entrambe – quali madri a pieno titolo – nell’atto di nascita del piccolo.
Un gesto importante e coraggioso del Comune di Torino che ci ricorda, per contrasto, quanto sia ancora dura e faticosa la strada per il pieno riconoscimento dell’omogenitorialità nel nostro Paese, e per la realizzazione dell’eguaglianza di tutte le bambine e i bambini, indipendentemente dal modo e dal tipo di famiglia in cui sono nati. P
er un Comune di buona volontà, ve ne sono molti che resistono, in assenza di precise indicazioni positive, pur possibili (come ho ricordato in sede di interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno fin dal luglio scorso): e troppi ancora – la totalità, praticamente – sono i casi in cui le famiglie omogenitoriali sono costrette a rivolgersi ai Tribunali, con gli inevitabili e pesanti costi che ne discendono, in termini di incertezza e spese.
Spero davvero che il seme gettato grazie alla tenacia di Chiara e Micaela – assieme agli sforzi quotidiani delle associazioni, ed in particolare di Famiglie Arcobaleno e, anche in questo caso, del Coordinamento Torino Pride – possa portare molto frutto per la causa della pari dignità di tutti i bambini e di tutte le famiglie!