La vera storia di Millo, il cane che non è stato abbandonato in casa a ferragosto e non è stato abbattuto dai veterinari Asl.
Care amiche e amici,
dopo i comunicati stampa sensazionalistici e le polemiche, grazie alla pazienza di Simona Novi, voglio raccontarvi la storia di Millo: un cane che ha dato e ricevuto tanto amore e che fino all’ultimo istante in cui è “stato aiutato a volare via” ha avuto vicino il suo amico umano.
Non voglio aggiungere altre parole a quanto leggerete.
Monica
La vera storia di Millo, il cane che non è stato abbandonato in casa a ferragosto e non è stato abbattuto dai veterinari Asl.
Quando una piccola storia privata diventa un falso scoop che fa il giro d’Italia
Via Virginia è una piccola strada in mezzo ai palazzi dell’Alberone, nel quartiere San Giovanni a Roma. 8 portoni in tutto. E un barbiere, uno slot machine center, un elettrauto. Una elettrauto, per la precisione. Con un bellissimo cane a farle compagnia.
Dopo aver passato la mattina di lunedì 20 agosto 2012 a capire se il 13 agosto u.s. la ASL RMD, la ASL RMC, il veterinario dell’ambulanza convenzionata con Roma Capitale fossero stati coinvolti nel famoso e triste caso dell’”abbattimento del cane abbandonato malato e ferito con irruzione con vigili urbani in casa privata ad opera del veterinario ASL” ed aver accertato che nessuno, ma proprio nessuno sapeva qualcosa (la ASL RMD – checchè ne dica Valentina Coppola Presidente Earth – non ha ricevuto nessuno fax; la ASL RMC – la ASL competente proprio per la zona dell’Alberone – non ha mai fatto irruzione insieme ai vigili urbani in una casa privata dell’Alberone per fare il tanax ad un povero cane abbandonato da 4 giorni su di un terrazzo, come da comunicato stampa dell’Associazione Earth del 16 agosto; il veterinario privato con Roma Capitale non ha fatto nessun intervento di questo tipo) ho deciso di recarmi direttamente sul posto. Per capire.
Troppe anomalie nel racconto pasticciato dell’Associazione Earth. In quel comunicato stampa diramato il 16 agosto con il chiaro obiettivo di accaparrarsi l’attenzione di giornali e giornalisti, un po’ addormentati nell’afa ferragostana.
Un cane abbandonato da 4 giorni da solo su di un terrazzo, malato e ferito, con la famiglia al mare. Cittadini che tirano cibo e acqua al povero cane. Una irruzione in una casa privata con i vigili urbani. Un veterinario ASL che “abbatte” il povero cane come se i veterinari andassero in giro con anestetico e tanax nella borsetta. Muratella accusata di non rispondere al telefono. Procedure saltate. Accertamenti clinici omessi.
E troppo strano il rifiuto dell’Associazione Earth di spiegare come sono andati veramente i fatti, in quella calda giornata di lunedì 13 agosto.
Un rifiuto ostinato, nonostante fin dal giorno stesso del loro comunicato – il 16 agosto u.s. – l’Associazione Volontari Canile di Porta Portese li abbia subito pubblicamente contattati sul loro profilo facebook, proprio sotto la pubblicazione del comunicato stampa trionfalistico, per chiedere informazioni. Ricavandone, per tutta risposta, e dopo ben 50 ore, un “Noi abbiamo da lavorare. Mi rallegro per chi ha tanto tempo da perdere” dimenticando che sono i cittadini a chiedere spiegazioni e dimenticando che l’Associazione Earth usufruisce di un finanziamento pubblico per svolgere una attività che è la fotocopia di quella che già tutti i giorni viene svolta dal centralino del canile della Muratella, secondo procedure condivise con le ASL romane. E che il centralino di Muratella svolge con professionalità.
E cosi, lunedì 20 agosto, sono andata a farmi una passeggiata in via Virginia.
L’elettrauto donna mi sorride quando mi avvicino e accarezzo il suo cane. Le chiedo se, amando gli animali, sa qualcosa di questo povero cane abbandonato su di un terrazzo e poi soppresso. La signora – molto bella nella sua tuta da lavoro e con le chiavi inglesi in mano – mi sorride e mi dice che è tutto falso. La famiglia era in casa. Quello che i giornali hanno scritto non corrisponde alla verità. Mi avvicino un po’ di più e le chiedo se può aiutarmi con il numero civico. Nulla di più facile e così scopro in un attimo dove questa famiglia di presunti mascalzoni vive.
Mi piazzo davanti al portone. Attendo un po’. Arriva un signore e citofona. Lo aggancio ma non va bene: è solo un amico in visita e non conosce i fatti del palazzo. Poi arriva una macchina e scende una coppia che tira fuori le chiavi del portone. Fermo anche loro e… bingo, è la famosa famiglia.
Mi presento subito e spiego chi sono e perché sono lì. L’associazione Earth ha insultato il lavoro che facciamo a Muratella e quello delle ASL con le quali collaboriamo o abbiamo collaborato. Ha insultato un consigliere comunale che ha fatto due comunicati stampa per chiedere spiegazioni. Vorrei capire. Per riportare giustizia in una situazione che non mi convince affatto.
I signori sono gentilissimi. E mi raccontano tutta la storia del cane Millo, grande cane maschio bianco di 13 anni. Ormai da un anno sofferente di una paralisi progressiva agli arti posteriori. Fino a qualche mese fa riuscivano ancora a portarlo in passeggiata nel loro solito parco: “Chieda alle persone del parco dell’Acqua Santa. Ci conoscono tutti. Chieda di una coppia con un ragazzo in carrozzina ed un cane bianco. Scoprirà che siamo noi. Sa, abbiamo un figlio disabile”. Poi, ormai da un mese o poco più, la paralisi è diventata più pronunciata e Millo non riesce più ad uscire.
“La nostra colpa? Abitare al primo piano, con un cortile terrazzo sotto gli occhi di tutti. Hanno iniziato subito a farci la guerra. Addirittura lo scorso 10 luglio c’è stata l’assemblea condominiale e hanno detto che c’erano le pipi e le cacche del nostro cane sul terrazzo. Certo, lavoriamo e può essere capitato che non abbiamo potuto pulire subito ma noi non abbiamo mai abbandonato il nostro cane. Avevamo la nostra veterinaria, il cibo era di qualità, e poi gli integratori. Abbiamo fatto di tutto per lui. Piuttosto i condomini spieghino perché gettavano di tutto sul nostro terrazzo, addirittura uova. E raccontino che ci hanno fatto la guerra quando abbiamo montato la pedana elettrica per far superare la rampa del portone a nostro figlio in carrozzella”.
Hanno le lacrime agli occhi mentre raccontano. E mi fanno entrare in casa, per vedere con i miei occhi. Il terrazzo sarà grande 80 metri quadrati. C’è un grande gazebo e sotto il gazebo la pedana di Millo. A fianco la sua cuccia. Sopra la cuccia la signora vede uno stick e lo prende: “Hanno scritto che aveva del sangue su di una zampa. Ma quale sangue! Era il mercurio cromo. Sulla zampa si era formata una piaga stando lui ormai molto a terra ed io la curavo con il mercurio cromo per non far posare le mosche”.
Ma cosa è successo davvero quel lunedì 13 agosto? Mi risponde il marito: “Io ero in casa, mia moglie era partita con il nostro ragazzo. Avevo già contattato un dog sitter, Orlando, per occuparsi di Millo nei pochi giorni in cui io sarei potuto andare al mare dalla famiglia ma ero incerto se partire o no. Avevo capito che Millo stava arrivando ai suoi ultimi giorni. La notte di domenica era stato per la prima volta veramente male. Alle 10 del mattino di lunedì chiamo la nostra veterinaria e le dico che il cane non sta bene e se dovevo portarlo da lei o poteva venire lei in casa da noi. Ci accordiamo per una sua visita all’ora di pranzo. Alle 11 suonano i vigili urbani. Mi dicono che un condomino ha fatto un esposto e loro volevano sapere se era vero che il cane era abbandonato. Io cado dalle nuvole. E meno male che mi hanno trovato in casa. E se fossi andato al supermercato? Spiego che stavo proprio aspettando la nostra veterinaria. I vigili scrivono un verbale e se ne vanno. Poi arriva la veterinaria e serenamente decidiamo di aiutarlo a volare via”.
Poi il signore – dopo essersi occupato dello smaltimento del corpo – raggiunge la famiglia al mare. Tornano tutti domenica. E trovano messaggi minatori sul portone, sulla macchina, sotto le finestre. Una vera persecuzione. La gente scrive insulti. Loro sono quelli che hanno abbandonato il cane sul terrazzo per andare al mare. E che il cane – dopo l’irruzione dei vigili urbani in casa – non ce l’ha fatta ed è stato abbattuto dai veterinari della ASL. Questo scrive la gente, così come ha letto sui giornali grazie al comunicato stampa tarocco dell’Associazione Earth.
“Questa mattina siamo stati convocati dai vigili urbani del IX gruppo. Abbiamo depositato tutta la nostra storia. E’ stata convocata anche la nostra veterinaria che ha raccontato come stava il cane e quello che stavamo facendo. Anche Orlando, il nostro dog sitter si è detto disponibile ad essere ascoltato”. Ed io lo conoscerò Orlando, sta proprio in quel momento portando a passeggio un cane che gli è stato affidato. E mi conferma che nei giorni precedenti il 13 era stato contattato dai signori per occuparsi di Millo ma poi non se ne è fatto più nulla visto che alla fine Millo è stato fatto volare via (non abbattuto senza una carezza, come racconta l’Associazione Earth nel suo comunicato).
Me ne vado da quella casa con l’amaro in bocca. E mi dico che è proprio vero quello che scriveva e dipingeva Francisco Goya nel 1797: “Il sonno della ragione genera mostri”. E così una associazione che lavora per il Comune di Roma può scrivere un comunicato stampa nel quale può raccontare di un cane abbandonato per quattro giorni in una casa – e non è vero -; di sangue che cola sulle sue zampe – e non è vero -; di una irruzione in una casa privata con vigili urbani – e non è vero -; di un veterinario ASL che abbatte un cane abbandonato – e non è vero-; di un cane morto senza neanche una carezza – e non è vero -; di un cane che ha vissuto anni abbandonato a se stesso – e non è vero. Prendendo in giro giornalisti, cittadini, il proprio committente. Per un pugno di gloria, effimero quanto la giornata di Ferragosto.
Anche io vivo con un cane disabile in casa. Da me tanto amato. Ma io ho la fortuna di abitare all’ultimo piano. E l’Associazione Earth non ha ancora fatto comunicati stampa contro di me. Ma ora mi auto-denuncio. Solo chi non ha mai vissuto con un cane non può capire come è difficile far volare via un amico lucido e che ci ama ma che deve usare una carrozzella per andare a passeggio (come faccio io con il mio cane).
Simona Novi, Presidente dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese