CON CAROLA: LA POLITICA, OLTRE LA PROPAGANDA
Poche ore dopo il drammatico attracco della Seawatch3, un’altra imbarcazione – dell’ONG Open Arms – sta arrivando a Lampedusa, stavolta in carico alla nostra Guardia costiera. Ciò dimostra ancora un principio semplice: chi è in difficoltà in mare deve essere salvato e fatto sbarcare nel più vicino porto sicuro, e la Libia non lo è. Tutto il resto è propaganda. Prima di ogni polemica, prima di ogni questione giuridica viene questo inderogabile e atavico principio della legge del mare e dell’umanità. Un’umanità che chi ci governa nega apertamente – e parlo di Salvini – o nasconde dietro una coltre di ipocrisia, lavandosi la coscienza con deleghe alla magistratura, tanto ovvie quanto deresponsabilizzanti: e parlo del Presidente Conte e del Movimento 5 stelle. La grande assente, in tutta questa confusione – popolata di strumentalizzazioni e giudizi affrettati alternati alla barbarie – è la politica. Manca una politica coraggiosa e responsabile, capace di dare risposte all’emergenza mondiale delle migrazioni e alle inquietudini dei cittadini, impoveriti e frustrati, a cui si dà in pasto un nemico, illudendoli che la risposta muscolare a poche decine di disperati e a una eroica ragazza – colpevole di aver fatto solo il suo dovere di #Capitana – sia la soluzione ad ogni problema. Così, per due giorni Conte e Salvini hanno provato a distrarci dal disastro dell’economia, dalle crisi industriali, dal nostro sempre più grave isolamento in Europa, dall’aumento della pressione fiscale. E non si sono preoccupati che, così facendo, hanno spostato ancora un po’ più in alto l’asticella della rabbia, delle reazioni scomposte, logorando sempre di più una società esausta e divisa. A questa incapacità di assumersi una qualunque responsabilità che non sia propaganda, bisogna essere capaci di contrapporre soluzioni razionali, rispettose della Costituzione. Esserci, senz’altro, come hanno fatto i nostri parlamentari. Ma anche saper raccontare che un altro modo di affrontare il problema esiste. Facciamolo, in fretta, perchè il tempo stringe e ne va della stessa democrazia.