UNA FIDUCIA ESIGENTE
Sono da poco arrivata in Senato, dove oggi voteremo la fiducia al nuovo Governo.
Arriviamo a questa giornata al termine di una crisi nata in modo surreale, su una spiaggia al grido di “pieni poteri”, in un delirio di arroganza e onnipotenza. Sono convinta che sia la scelta giusta, per costruire il futuro che l’Italia si merita. Una sfida storica che dobbiamo vincere, tra le persone e grazie all’azione di governo.
Eppure, per me questa non è una giornata facile.
Ricordo tutte le difficoltà del rapporto con il Movimento 5 stelle in questi anni, una per una, a partire da quel tradimento sulle unioni civili che ha aperto un buco nel mio cuore. E vedo in questo Governo ottime intenzioni, ma per ora poco di quel coraggio che per me è l’unica possibile sostanza della politica.
Per questo, il mio voto sarà un voto esigente. Convinto, ma esigente.
Un voto che non farà sconti, soprattutto sui temi dei diritti, che continuano ad essere per me ragione di vita e azione politica.
Continuerò ad essere un pungolo, una formica combattente e leale: non lascerò passare un giorno senza ricordare ai colleghi della maggioranza e del mio Partito che abbiamo una responsabilità precisa verso chi da noi si aspetta riconoscimento e pari dignità.
Attraverso i diritti siamo chiamati a ricucire questo Paese.
Il mio sarà un voto che guarda al futuro, lasciandosi alle spalle incomprensioni e rancore.
Questo è l’esempio che dobbiamo dare agli italiani: come ha detto il Segretario Zingaretti, tra nemici non si può governare. È vero.
Da oggi non siamo più nemici, ma tra “amici” devono esistere lealtà e verità, ogni giorno.
E io la verità continuerò a dirla, con coraggio.