Famiglie Arcobaleno – Cirinnà: No ad uso distorto dell’istituzione comunale da parte di M5S
Il 25 novembre sia giornata unitaria a vantaggio di tutte le donne e dei loro figli, no a temi divisivi.
“Sono molto preoccupata per l’evento programmato per il 25 novembre in Campidoglio. È davvero inaccettabile che, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, si usi in modo strumentale un tema come la Gestazione per altri, oltretutto collegandolo esplicitamente al problema della trascrizione degli atti di nascita. Cosa c’entrano i bambini? La sindaca Raggi che ha sempre rifiutato di incontrare le Famiglie Arcobaleno dimostra, partecipando a questo evento, la volontà di discriminare i bambini per il modo in cui sono nati, privandoli dei diritti che acquisirebbero attraverso l’iscrizione anagrafica dei loro due papà o delle loro due mamme. La Raggi è infatti l’unica sindaca di grandi città italiane che rifiuta la registrazione dei certificati di nascita dei piccoli nati nelle coppie omogenitoriali”. Così la senatrice del Pd Monica Cirinnà in merito al Convegno sull’Etica all’anagrafe che si terrà il 25 novembre a Roma. “Non è prevista la presenza di alcun rappresentante delle associazioni ed in particolare di Famiglie Arcobaleno. L’assenza di contraddittorio – spiega Cirinnà – dimostra l’assoluta indifferenza della sindaca Raggi e dell’Amministrazione di Roma, non solo per i diritti dei bambini delle famiglie Arcobaleno, ma soprattutto nessun rispetto per la libertà delle donne, per la loro autodeterminazione nelle scelte che possono compiere sul loro corpo. Non è contestabile, ovviamente, la possibilità di parlare di Gestazione per altri, anzi, ben venga, ma il fatto che si usi in modo strumentale un tema delicatissimo, controverso e divisivo in una giornata che invece dovrebbe vederci tutte e tutti uniti contro la violenza sulle donne. Sono certa che i Consiglieri comunali del Pd vogliano far sentire la loro voce affinché si eviti un distorto uso dell’istituzione comunale, che è di tutti”, conclude Cirinnà.