Cittadinanza a Malala:”L’analfabetismo forzato per le donne é un crimine contro l’umanità”
“Esprimiamo grande soddisfazione per il voto all’unanimità dell’Assemblea Capitolina che ha conferito nella seduta odierna, su proposta della commissione delle Elette, la cittadinanza onoraria a Malala Yousafzai.
Oggi Roma città di pace e tolleranza é onorata di annoverare tra i propri cittadini la ragazza pakistana che si é ribellata all’analfabetismo forzato.
Proprio oggi, giorno seguente alla giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne la nostra città invia a Malala, alle ragazze, alle donne pachistane e al mondo un messaggio importante di solidarietà e sostegno per non cedere ai soprusi dell’integralismo e per un diritto sacrosanto come quello all’istruzione.
Chiediamo all’ambasciatrice del Pakistan che oggi ha ritirato, per conto della famiglia, l’onorificenza attribuita da Roma a Malala di farsi latrice presso il suo governo dello sdegno della nostra città per quanto accaduto a Malala.
Roma è a fianco delle donne, delle ragazze e delle bambine pakistane per la libertà, l’istruzione e la parità dei diritti. Quanto accaduto alla ragazza pakistana di 15 anni cui si voleva impedire il diritto allo studio é un crimine contro l’umanità. Chi voleva ‘mettere fine ad una oscenità’ deve essere consapevole che le donne di tutto il mondo metteranno fine ai loro orribili crimini.
Il riconoscimento della nostra città apre la strada anche a quell’auspicabile assegnazione del premio Nobel per Pace per il quale sono state già raccolte decine di migliaia di firme in ogni parte del mondo”.
É quanto dichiarato dalla Presidente della Commissione delle Elette Monica Cirinnà e dalla vice-presidente Gemma Azuni.