Un altro caso “isolato”. Cronaca dell’ennesima aggressione omofoba
L’ennesima storia di omofobia.
L’ennesimo “caso isolato”, come lo chiamerebbero alcuni.
Succede al Poetto, a Cagliari.
Le vittime, questa volta, sono Alessandro e il suo compagno Shahzeb, insultati e aggrediti da un’intera famiglia per un gesto considerato inaccettabile: quello di essere entrati in mare, di essersi abbracciati e di aver scambiato un bacio.
La loro colpa, cioè, è quella di aver fatto ciò che tutte le coppie innamorate fanno.
“Come vi permettete di fare queste cose davanti a un bambino?”, ha urlato loro il figlio maggiore della famiglia.
“Ci vorrebbe Mussolini per farvi sparire”, ha aggiunto la madre.
Fino ad arrivare a uno spintone e al tentativo di aggressione con il bastone dell’ombrellone.
E se ci pensate, il paradosso è davvero tutto qui: nell’idea malata di questa famiglia secondo cui a sconvolgere il loro bambino possa essere una manifestazione di amore e non la loro manifestazione di violenza.
Ecco, solo a luglio le aggressioni contro la comunità LGBTQI+ sono state 24. È per questo che, da settembre, quando il testo tornerà in Aula, non daremo alcuna tregua affinché si arrivi quanto prima all’approvazione di una legge, quella contro l’omofobia, la bifobia, le lesbofobia e la transfobia, che questo Paese attende da ben ventiquattro anni.
Lo dobbiamo ad Alessandro, lo dobbiamo a Shahzeb, lo dobbiamo a ciascuna delle vittime dell’odio omofobico.
L'ennesima storia di omofobia. L'ennesimo "caso isolato", come lo chiamerebbero alcuni.Succede al Poetto, a Cagliari….
Pubblicato da Partito Democratico su Martedì 25 agosto 2020