Qual è la colpa imperdonabile di Camilla? L’amore
“Lesbica di mer*a”.
“Pervertita”.
“Put*ana”.
Quelle che leggete sono le parole di odio che Camilla Cannoni, una ragazza di appena 23 anni, ha subito negli ultimi mesi dai suoi vicini di casa.
Insulti, intimidazioni, minacce, fino ad arrivare a quello che potete vedere nel filmato: il danneggiamento della sua auto, di cui sono state forate le gomme e staccati gli specchietti.
Lo racconta con voce rotta, Camilla. Rotta da quell’odio irrazionale di cui tante ragazze e tanti ragazzi sono vittime.
“Lesbica di mer*a”, così l’hanno chiamata. E quando ha provato a chiedere aiuto ai Carabinieri, la loro risposta è stata questa: “Sono cose che si dicono durante i litigi”.
Come se il problema non fossero esattamente le parole d’odio.
Ma qual è la colpa imperdonabile di Camilla? L’amore. Sì, avete capito bene: l’amore per la sua compagna, con cui attualmente convive.
Camilla, oggi, ha paura. Al punto da parcheggiare la sua auto a dieci minuti di distanza, nel timore di subire altra violenza. Proprio lei che, in quanto infermiera, si occupa del bene delle altre persone. Compreso quello di chi, invece, passa i propri giorni a causare il male altrui.
È anche per lei che, oggi, approveremo alla Camera la legge contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia. Sapendo che quella su Camilla è solo una delle tante violenze che gay, lesbiche, bisessuali e trans subiscono quotidianamente.
Perché non può essere l’amore a doversi nascondere.
L’odio, invece, quello sì. Per la vergogna, oltre che per legge.