Io non mi rassegno e non mi arrendo
Non possiamo abituarci a queste immagini.
Non dobbiamo.
Un autentico strazio, che ha nomi e cognomi e responsabilità ben precise.
Per l’Europa, continuare a voltare la testa dall’altra parte significa rinnegare la propria storia e la propria identità, che sono fatte di aperture, dialogo, inclusione, rispetto dei diritti e della dignità di ogni persona.
L’Europa è nata per unire diversità, e per costruire pace su queste basi. E queste immagini certificano la grande sofferenza di quel progetto in termini di tensione ideale e concreta capacità di azione politica.
Qualunque forma di coinvolgimento della Libia nelle politiche di gestione dei flussi migratori, se proprio necessaria, deve essere vincolata al più rigoroso rispetto dei diritti umani, assolutamente prioritari rispetto a qualunque altra questione, compresi gli interessi economici o geopolitici.
Questo deve avvenire sempre, comunque e ovunque.
In terra e in mare.
Si deve poter migrare in sicurezza e in dignità. L’Italia sia intanto di esempio: mettiamo mano alla disciplina dei flussi, al nostro diritto dell’immigrazione. E facciamo in modo di aprire canali di ingresso sicuro, certificato, anche con un solido collegamento a concrete opportunità di lavoro regolare e tutelato, e dunque integrazione.
Io non mi rassegno e non mi arrendo.
A questo link la notizia:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/25/donne-e-bimbi-morti-abbandonati-su-spiagge-libiche-le-foto-del-fondatore-di-open-arms-per-denunciare-la-strage-dei-migranti/6208957/
Foto tratta dal profilo Twitter di Oscar Camps https://twitter.com/campsoscar