Traffico cuccioli Cirinnà: “Intervenga Cancellieri su inaccettabile Asta di Ascoli Piceno”
Da ieri su disposizione della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno ha preso avvio la procedura di vendita all’asta di 25 cuccioli di cane introdotti illegalmente dall’est Europa e sequestrati nelle Marche dai Carabinieri di San Benedetto del Tronto . E’ una disposizione assurda che viola l’art. 3 della legge 189/2004 (Modifica alle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale) dove all’ art. 19-quater stabilisce che gli animali oggetto di provvedimenti di sequestro o di confisca sono affidati ad associazioni o enti che ne facciano richiesta. Una procedura già adottata in occasione della liberazione dei Beagle sequestrati nel canile – lager di Green Hill. A tutt’oggi io stessa sono affidataria di uno dei cuccioli liberati.
Peraltro l’acquisto degli animali da parte di terzi in assenza di una sentenza definitiva rischia di creare un conflitto anomalo e difficilmente sanabile sulla proprietà .
Oltre ad essere una decisione inaccettabile che lede il diritto degli animali e reitera il concetto di acquisto di una vita, la scelta della procura di Ascoli Piceno è in contrasto con la normativa vigente.
Gli animali in questione dopo essere stati oggetto di traffico clandestino e di trattamenti tutt’altro che amorevoli dovranno subire un ulteriore sopruso che trasforma le loro vite in assurdi prodotti commerciali.
Ignoro quali siano gli intendimenti che hanno indotto a tale iter la Procura di Ascoli Piceno, ribadisco che si tratta di un procedimento illegittimo e moralmente inaccettabile. Chiedo pertanto ai Ministri della Giustizia e dell’Ambiente di intervenire con tempestività affinché sia annullata la procedura d’asta la cui conclusione è prevista per il 10 maggio, e come accaduto in altre circostanze, gli animali siano affidati temporaneamente, in attesa della conclusione del sequestro, a cittadini e associazioni.<