Par Condicio:” Violata parita’ di genere, intervenga governo e agcom”
Care amiche, ho presentato oggi in Senato un’interrogazione urgente in merito all’assenza di donne nelle trasmissioni politiche, in particolare riguardo la campagna elettorale per i comuni.
Ringrazio per l’aiuto e la generosità Rosanna Oliva , che ha lavorato con me alla stesura del testo. Vi prego di dar seguito e voce tutte insieme a quest’appello per la par condicio di genere.
Purtroppo ormai la politica é soprattutto mediatica e quindi chi non è in televisione non esiste; anche per questo triste motivo, che cancella spesso il nostro buon modo di fare politica nei territori, non possiamo accettare che la rappresentanza di genere possa essere elusa soprattutto quando é prevista per legge.
“I ministri competenti e l’Agcom facciano rispettare la par condicio della presenza di genere nelle trasmissioni televisive”. A chiederlo è la senatrice del Pd Monica Cirinnà con un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico e a quello delle Pari opportunità.
“Nonostante la legge preveda la possibilità nelle elezioni locali di esprimere la doppia preferenza di genere – spiega – persiste nelle trasmissioni di approfondimento politico, televisive e radiofoniche, la pratica scorretta di far partecipare ai dibattiti un numero esiguo di donne. Una palese violazione della par condicio di genere che si registra anche nei maggiori talk show politici delle emittenti pubbliche e private”.
“Ricordo – aggiunge – che dal 26 dicembre del 2012, i mezzi di informazione sono tenuti, senza eccezione di sorta, al rispetto dei principi di cui all’articolo 51, primo comma, della Costituzione, per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini. Un impegno che non è stato rispettato ove l’AGCOM, nonostante il chiaro disposto legislativo, ha continuato ad ignorarne le palesi violazioni nonostante siano in corso le campagne elettorali per l’elezione diretta dei Sindaci e dei Consigli Comunali nonché dei Consigli Circoscrizionali”.
“E’ necessario inoltre – sottolinea – che la RAI in ottemperanza al contratto di servizio, pur in assenza di specifico regolamento emanato dal Parlamento, assicuri comunque un’equilibrata rappresentanza di genere tra le presenze e pubblichi i dati di genere sul sito raiparlamento.it, rendendo consultabili sia i risultati quotidiani del monitoraggio che quelli settimanali”.
“E’ indispensabile – conclude Cirinnà – un intervento tempestivo dei ministri interessati e dell’Agcom affinchè il sistema dell’emittenza radiofonica e televisiva, pubblica e privata, rispettino i principi fondamentali della par condicio, anche nella rappresentanza di genere”.