Mozione contro gli F-35
Con il collega Casson, altri 14 senatori, abbiamo presentato una mozione in Senato contro la partecipazione dell’Italia al progetto di difesa aerea basato sull’acquisto degli aerei da guerra F-35 oggi il Senato ha respinto questa mozione nonostante il fatto che molte critiche al progetto degli F-35 provengono dallo stesso mondo militare-industriale.
Sono ben note le disavventure e le peripezie (anche gravi) che stanno accompagnando la nascita di questo progetto, tanto da aver determinato il ripensamento, il ridimensionamento o addirittura l’annullamento della propria partecipazione al programma da parte della maggioranza degli Stati partecipanti.
E perfino la “bibbia” dell’aeronautica, Aviation Week, ha parlato di notevoli inadeguatezze tecniche. Tanto che si è pure scritto di un caccia costoso, problematico e inaffidabile”.
Nel testo, purtroppo respinto, avevamo spiegato che esistono alternative agli F-35 ritenute più affidabili, meno costose e con maggiori ricadute sia tecnologiche che economiche come il programma Eurofighter o Ia scelta prioritaria di puntare su una certa tipologia di elicotteri.
Abbiamo inutilmente cercato di spiegare che i costi del programma, nella loro enormità sono in continua e imprevedibile ascesa. In questo momento di crisi economica, occupazionale, finanziaria che ha colpito anche l’Italia è opportuno dilapidare risorse per acquistare un caccia-bombardiere d’assalto, in grado di portare armi atomiche ? Nel nostro testo erano comunque numerosi i punti di convergenza rispetto alla mozione del Pd, firmata da tutta la “strana maggioranza “.
E non potrebbe essere diversamente, considerato che in entrambe i testi si sostiene la necessità di dare impulso ad una dimensione europea di difesa comune e soprattutto di pieno rispetto delle prerogative del Parlamento. Nel testo da noi presentato si aggiunge anche la “sospensione immediata” del programma F-35 per decidere di destinare i risparmi immediati di spesa a reali priorità, economiche e sociali.