Animali: Cirinnà, 26 milioni di soldi pubblici per delfini “fuorilegge”?
“Fare chiarezza sui 26 milioni di euro di soldi pubblici alla società privata dell’acquario di Genova per una vasca per i delfini”. Lo chiede la senatrice del Pd Monica Cirinnà con un’interrogazione ai ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e della Salute spiegando che “in questi giorni s’inaugura una nuova struttura nell’Acquario di Genova della società Costa Edutainment, denominata Padiglione dei delfini il cui costo è stato di 26 milioni di euro di cui almeno il 90% con fondi pubblici diretti derivanti da contributi statali e contributi di Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, Porto Antico di Genova Spa controllata da Comune, Camera di Commercio e Autorità Portuale”.
“La struttura – sottolinea – è profonda dai 5,8 ai 7 metri mentre un delfino normalmente si immerge fino ai 100 metri e nuota per decine di miglia al giorno in mare aperto, oltre al fatto che un decreto del ministro dell’Ambiente stabilisce che il mantenimento di esemplari appartenenti alla specie Tursiops Truncatus, i delfini in questione, e’ permesso solo nel caso in cui siano garantiti i programmi di educazione, ricerca e riproduzione”. “Occorre fare chiarezza su questa vicenda – aggiunge – che vede utilizzate ingenti risorse pubbliche per imprese private con finalità di lucro e va contro la legge e i diritti degli animali coinvolti.
E’ necessario capire se l’attribuzione dei fondi abbiamo determinato sottrazione di risorse ad opere di pubblica utilità previste da Leggi dello stato e programmi pluriennali tra Stato e Regione Liguria e – quali siano le risorse effettivamente spese dalla Costa Edutainment rispetto alle risorse assegnate e quali sono stati i contributi pubblici erogati a tale società, e alle precedenti della stessa ragione sociale, per l’attività dell’Acquario di Genova e degli altri Acquari della Costa nel resto d’Italia”.
“E’ inoltre importante chiarire – conclude Cirinà – se la detenzione dei delfini nell’Acquario di Genova risponda alle prescrizioni del citato Decreto del Ministro dell’Ambiente, con quali caratteristiche, quale sia la provenienza dei delfini detenuti nell’Acquario di Genova e se la nuova vasca è entrata in funzione con le dovute autorizzazioni sanitarie e di sicurezza pubblica”.