Auguri di buon anno!
Ho atteso questo ultimo giorno di dicembre per scrivervi poche righe con gli auguri per il nuovo anno. Ripensando ai 365, anzi 366, giorni che ci lasciamo alle spalle, mi tornano in mente i tanti, tantissimi volti che ho incrociato lungo la mia strada, girando l’Italia. Occhi ed espressioni di uomini e donne, ragazzi e ragazze, genitori e figli, che tutte le volte chiedevano e chiedono ancora solo una semplice cosa: eguaglianza e riconoscimento di quei diritti che gli spettavano e gli spettano.
Mi tornano in mente le lettere, i sorrisi, le speranze, le storie delle nostre vite, che spesso ci siamo raccontati e scambiati anche solo con uno sguardo.
Il 2016 è stato un anno importante, di duro lavoro, ma anche di grandi soddisfazioni ed emozioni, per tutti noi. L’anno in cui in Italia si è finalmente realizzato il cambiamento del diritto di famiglia che in tanti aspettavamo da molto tempo. Abbiamo finalmente fatto il primo fondamentale passo verso l’uguaglianza piena, qualcosa che ci riempie di orgoglio tutte le volte che pensiamo alla fatica, al coraggio e alla determinazione che ci sono voluti per ottenerlo.
Quella che abbiamo compiuto è stata una battaglia comune che continuerà ad essere comune. Abbiamo bisogno gli uni degli altri per le prossime conquiste, ma parlando per un attimo in prima persona, nel mio cuore conservo la felicità di essere riuscita a dare a questo Paese una legge che riconosce finalmente il diritto ad esistere per lo Stato a migliaia di coppie. Persone che fino a ieri si amavano e si sono amate per anni, rimanendo ingiustamente invisibili, in silenzio. Un Paese con più diritti è semplicemente un paese più felice e più giusto per tutti. E credo che sia proprio questo che gli omofobi oggi ancora non ci perdonano: il diritto alla felicità. Un diritto che sta vincendo giorno per giorno nella cultura del Paese contro un altro “non-diritto”, frutto della cattiveria e dell’ignoranza, quello alla discriminazione.
Tutto questo, lo ripeto, non è solo frutto del mio lavoro. L’ho fatto con e grazie a voi, che siete scesi nelle piazze, che avete gridato con tutta la forza della civiltà e dell’amore che questo Paese doveva “svegliarsi” e guardarvi in faccia, assumendosi la responsabilità delle vostre esistenze e delle vostre legittime aspettative. Tutto questo l’ho fatto con e grazie all’impegno del governo e del PD, senza i quali oggi non potremmo parlare dei meravigliosi cambiamenti che stanno avvenendo ogni giorno.
Ho scritto la Legge 76/2016 sulle unioni civili e le coppie di fatto, pensando che dovesse risponde a tre valori per me fondamentali: libertà , dignità e laicità.
La libertà di amare chi si è scelto senza paura e senza subire alcuna discriminazione.
La dignità di essere riconosciuti come coppia e come famiglia dallo Stato, iniziando ad ottenere finalmente quei diritti che sono già del matrimonio, attraverso un rito ed una cerimonia pubblica e ufficiale.
La laicità, che per me vuol dire che ogni valore e ogni credo devono avere pari rispetto e diritto di esistere nel nostro Paese.
Tutti sappiamo molto bene che l’obiettivo finale di questo meraviglioso cambiamento può essere uno e uno soltanto: il matrimonio egualitario.
L’approvazione della legge e le tante celebrazioni di unioni civili in tutta Italia, hanno cominciato a portare felicità e serenità in tante famiglie, e questo è certamente per me , umile legislatore, motivo di grande soddisfazione e gioia.
Resta ancora tanto da fare in tema di eguaglianza, e soprattutto in tema di responsabilità genitoriale. Non dobbiamo dimenticare che il buco nella legge e nei nostri cuori relativo al mancato riconoscimento e conseguente protezione dei bambini delle famiglie arcobaleno , va al più presto chiuso con il nuovo testo sulle adozioni.
Non posso nascondere a voi la tristezza che provo tutte le volte che penso ai diritti dei più piccoli che non sono stati riconosciuti. Ma seppur nell’imperfezione di non avere ottenuto, non per colpa nostra, tutto quello che ci eravamo prefissati, la fatica e la battaglia che abbiamo condotto hanno dato felicità a molti. E’ una cosa che mi ripeto spesso quando umanamente penso che avrei voluto di più. Ed è un punto che non dobbiamo mai mettere in secondo piano, perchè è solo da qui, da questa conquista, che domani otterremo tutto ciò che manca.
In conclusione amici mei, in questo piccolo bilancio di fine anno, il mio grazie ed il mio augurio va a tutti voi. Voi che non mi avete mai fatto sentire sola , neanche nei momenti più duri, e non solo in tema di unioni civili, ma anche quando si è trattato di lottare per tutti gli “altri”, per i diritti degli ultimi contro razzisti, fascisti e demagoghi, e anche per i diritti degli animali contro cacciatori, bracconieri e sperimentatori (chi è interessato può vedere qui la mia attività parlamentare http://parlamento17.openpolis.it/parlamentare/cirinna-monica/12568)
Questi temi, che riguardano e proteggono la vita e la felicità di tutti, non sono solo la mia storia politica, sono la mia storia e la mia identità di persona. Lo sono stati negli anni passati. Lo sono stati nel 2016, e continueranno ad esserlo in futuro, sempre di più, e sempre con maggior energia, convinzione, e voglia di rendere questo Paese, un Paese più uguale e più felice per tutti.
Stiamo insieme, e stiamo vicini, perchè solo così potremmo riuscirci.
Vi abbraccio, e vi auguro un nuovo anno davvero felice !