Cane impiccato:”Una morte inaccettabile, vanno chiarite responsabilità”
“Ci sono state gravi e incomprensibili omissioni di intervento sul cane che ha morso la signora Guerinoni, alla quale esprimo la mia solidarietà e gli auguri di pronta guarigione. A determinare la morte atroce dell’animale, dopo un’agonia da soffocamento per impiccaggione durata ore, è stata una corda con nodo scorsoio legata intorno al collo dell’animale.
Gli agenti, intervenuti per sedare una rissa, dopo aver legato il cane alla ringhiera hanno contattato gli uffici competenti, dai quali non è scaturito alcun intervento.
Ricordo a tutti che il regolamento di tutela degli animali del Comune di Roma vieta in ogni circostanza l’uso di collari a strangolo. Sono certa che la procura che ha aperto un’indagine vorrà chiarire in primo luogo come mai il servizio veterinario competente per territorio, previsto e pagato per reperibilità notturna e H24 non sia immediatamente intervenuto per sedare il cane in attesa dell’arrivo di chi avrebbe dovuto catturarlo.
Forse tale servizio non é stato allertato? Anche questa é una colpevole omissione.
Peraltro i vigili urbani, se allertati, avrebbero potuto attivare anche il servizio che gestisce l’ambulanza mobile veterinaria del Comune di Roma, servizio pagato e prorogato di recente dall’ amministrazione comunale della Capitale fino alla fine dell’anno.
Roma è dotata di strutture e competenze a carico della collettività che avrebbero potuto evitare una morte inaccettabile. Spero che Campidoglio e Procura possano accertare celermente tutte le responsabilità del mancato intervento di tutte le autorità preposte. Non sono ammissibili sottovalutazioni dell’accaduto giustificate dall’aggressività del cane o dalla sua appartenenza a stranieri sospetti delinquenti, ciò avvalorerebbe la tesi che pagano sempre i più deboli, animali sfruttati per la loro aggressività, indotta con torture e maltrattamenti e usati come armi improprie.”