CENTOCELLE: A ROMA ENORME PROBLEMA DI CONTROLLO DEL TERRITORIO
Roma è una città allo sbando e quello che sta succedendo a Centocelle ne è l’ennesima prova. Fatti gravissimi, sui quali depositerò una interrogazione in Senato. Dopo la Pecora Elettrica, data alle fiamme ben due volte in pochi mesi e la Pinseria di via delle Palme, la notte scorsa è toccato al Baraka Bistrot, in via dei Ciclamini. E’ chiaro a tutti, a questo punto, che non è soltanto una questione politica e continuare a metterla su questo piano rischia di distrarre dal problema reale.
Davanti al Baraka, questa mattina, avrebbe dovuto esserci un’assemblea proprio sui fatti recentemente accaduti. Un’assemblea spontanea, voluta dalle associazioni e dai comitati di cittadini. Gli stessi che due sere fa, in tremila, hanno manifestato per le strade del quartiere. L’assemblea ci è stata lo stesso, ma davanti ad un altro locale dato alle fiamme. Qualcuno a Centocelle non vuole che le cittadine e i cittadini difendano il quartiere, si aggreghino, siano comunità, lo vivano e lo rendano un posto accogliente.
A Roma, lo dicono l’Osservatorio per la Legalità del Lazio e la Commissione Antimafia, ci sono 100 piazze di spaccio gestite da 94 clan. Tutto questo in una città in cui in due anni sono stati tagliati 56 milioni ai servizi sociali, una città da cui le grandi aziende scappano lasciando disoccupazione, in cui le municipalizzate vanno in liquidazione, in cui i trasporti sono allo sfascio, in cui le realtà che lavorano sul territorio vengono sgomberate e le persone sono lasciate al loro destino. Il terreno perfetto per fare proliferare le mafie e il malaffare perché dove non c’è garanzia dei servizi sociali, dove non ci sono le istituzioni, dove non c’è lo Stato, la criminalità organizzata prolifera indisturbata e conquista territorio.
Non serve l’esercito, come ha auspicato la sindaca Raggi qualche giorno fa: serve la politica e servono i servizi. Servono le strade illuminate, i parchi riqualificati, gli spazi pubblici valorizzati, le piazze piene. Serve l’assistenza a chi non ce la fa da solo. Serve sicurezza sociale.
Dov’è la giunta capitolina? Perché la sindaca è andata solo oggi pomeriggio a Centocelle, dopo il quarto incendio? Aveva paura di confrontarsi con la gente che vive nel quartiere? Sono i suoi cittadini e le sue cittadine e vogliono risposte.