Cirinnà – Azuni : “Alemanno impari a contare e a rispettare le leggi, il ministro Fornero e il Tar”.
QUOTE ROSA, ALEMANNO A FORNERO: IN GOVERNO STESSO RAPPORTO DONNE MIA
OMR0181 3 RMC POL TXT Omniroma-QUOTE ROSA, ALEMANNO A FORNERO: IN GOVERNO STESSO RAPPORTO DONNE MIA GIUTNA (OMNIROMA) Roma, 31 GEN – «La ringrazio per la sua cortese lettera e per l’attenzione che ci riserva. Le posso garantire che il problema della rappresentanza femminile è da sempre al centro della mia attenzione e delle mie riflessioni. Purtroppo, come forse lei non saprà, il deficit di rappresentanza femminile si riflette direttamente dalla nostra Assemblea capitolina dove su 60 consiglieri sono state solo 4 le elette in tutti gli schieramenti, ovvero meno del 7%. La necessità di contemperare la rappresentanza di genere con la rappresentanza elettorale non mi ha permesso, allo stato attuale, di inserire più di 2 donne in una Giunta composta da 12 assessori, ovvero quasi il 17% di presenza femminile, cioè più del doppio della percentuale di rappresentanza presente in Assemblea capitolina». Così la lettera che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto in risposta al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, sul tema della rappresentanza femminile nella giunta comunale. Sempre in allegato, la missiva ricevuta oggi dal Ministro. «Questa riflessione non può, però, essere limitata solo alla città di Roma perché tale lettura parziale potrebbe assumere un’interpretazione strumentale – aggiunge il sindaco – Infatti, nei Comuni la media delle donne elette in Consiglio non arriva al 12% mentre nelle Giunte non supera il 18%. Potrei inoltre osservare che anche nel suo Governo il numero delle donne nominate ministro è di 3 su 18, ovvero lo stesso rapporto della mia Giunta. Credo, quindi, che questo importantissimo argomento dovrebbe essere affrontato in maniera meno estemporanea e più meditata attraverso un confronto tra Governo e rappresentanze parlamentari da un lato e l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani (Anci) in cui ricopro la carica di presidente del Consiglio nazionale». «Da questo confronto potrà nascere una Proposta di Legge che stabilisca in maniera precisa e preventiva la parità di rappresentanza, evitando che questo argomento venga liberamente affrontato dai singoli sindaci, oppure nelle aule dei tribunali amministrativi. Infatti, non possiamo lasciare solo ai Tar l’onore di intervenire azzerando le innumerevoli giunte totalmente asimmetriche dal punto di vista della rappresentanza femminile. In questo senso, comunque, ci muoveremo nella definizione del nuovo statuto di Roma Capitale dove, se l’Assemblea capitolina seguirà il nostro orientamento, intendiamo introdurre una definizione precisa delle quote di rappresentanza», conclude. red 311823 GEN 12