COMING OUT DAY: È ORA DI UNA LEGGE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Oggi celebriamo il Coming out day. Una giornata dedicata alla bellezza della libertà, all’importanza di essere se stessi e di dimostrarlo al mondo.
Dobbiamo però ricordare anche le molte, troppe situazioni in cui fare coming out comporta rischi o è addirittura impossibile, per le resistenze culturali, per i troppi pregiudizi che ancora sono presenti. Come dimostrano i risultati dell’indagine dell’Eurobarometro, resi noti ieri, l’Italia è stabilmente al di sotto della media europea per tasso di discriminazione delle persone LGBT+.
In altri Paesi, addirittura, fare coming out è pericoloso perchè esistono leggi assurde che ancora criminalizzano chi sceglie di essere e amare chi vuole. Dai Paesi in cui queste leggi esistono provengono molti richiedenti asilo, ai quali non possiamo voltare le spalle: quelli non sono e non saranno mai paesi sicuri, voglio ribadirlo oggi.
Per questo, scelgo questa giornata per lanciare un appello alla Presidente del Senato e ai colleghi di maggioranza: in Senato sono stati depositati alcuni testi contro l’omobitransfobia, tra cui quello a prima firma della collega Maiorino di M5S e quello a mia prima firma. Sono testi equilibrati, largamente sovrapponibili, che possono rappresentare una utile base di confronto per dare all’Italia una legge attesa da troppo tempo, che completi e renda effettivo il quadro delle misure di contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Ne ho già chiesto la calendarizzazione e oggi chiedo a Lei, Signora Presidente, e ai capigruppo di maggioranza in Commissione Giustizia di fare in modo che il Senato possa al più presto iniziarne l’esame.
Non possiamo perdere altro tempo.
➡ Qui i risultati dell’indagine di Eurobarometro: https://ec.europa.eu/commfrontoffice/publicopinionmobile/index.cfm/ResultDoc/download/DocumentKy/87771;jsessionid=26B77FBA95AF36C9C7ACCC0E209BE2CC.cfusion06901?CFID=7737595&CFTOKEN=9cd989d9a0976528-10F01ACF-F9B9-B166-DF7E1A277C4D3D11