CORONAVIRUS: CIRINNA’, CRISI FACCIA RISCOPRIRE SOLIDARIETA’
“Capire valore della ricerca pubblica che va finanziata: sta salvando il nostro Paese”
“L’epidemia di Coronavirus ha colpito il nostro Paese in un momento molto fragile della sua storia: ci sono effetti sulla tenuta del tessuto economico, sulla produzione e sulla crescita. Ma non possiamo limitarci a questo. Dobbiamo tenere gli occhi bene aperti e preoccuparci anche della tenuta del tessuto sociale e umano di questo Paese. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo può insegnarci molto”. Lo ha detto la senatrice del Pd intervenendo in aula nel corso della discussione sul decreto.
“Quanto sta accadendo – ha continuato – Può insegnarci che l’altro siamo noi. E che ci vuole davvero solo un attimo per ritrovarsi, all’improvviso, dall’altra parte di un filo spinato, di un muro, di un tratto di mare invalicabile e pieno di pericoli. Essere percepiti, all’improvviso, come fonte di pericolo per chi ci sta attorno. Lo dico mentre bambini muoiono al largo dell’isola di Lesbo, lo dico mentre intere famiglie sono bloccate al confine tra Grecia e Turchia, mentre genitori chiedono latte per i loro figli, trovando di fronte a sé solo un muro. Pensiamoci, adesso che anche noi siamo al di là di un muro: l’altro siamo noi”.
“Possiamo imparare che in momenti come questi un Paese si unisce – ha aggiunto – Che non esistono maggioranza e opposizione; che di fronte al pericolo e al bene superiore le differenze non si cancellano, ma si mettono da parte e si dà più valore a ciò che ci unisce. Possiamo imparare che in momenti come questi non si grida inutilmente, non si strumentalizza l’emergenza per biechi interessi politici, non si fa sciacallaggio, non si fa esibizionismo per raggranellare consenso. Possiamo imparare che non ci si rifugia nei giochi di palazzo invocando grandi ammucchiate, ma si cerca di fare la propria parte sostenendo il governo che c’è e sta lavorando al meglio”.
“Possiamo imparare – ha concluso Cirinnà – quanto sia importante sostenere e finanziare la ricerca scientifica pubblica con i denari che vengono dalle tasse perchè non deve essere abbandonata al precariato e all’assenza cronica di fondi: è quell’istituzione di sanità pubblica che sta salvando il nostro Paese”.