Cyber bullismo e pentimento
Grazie di cuore, credo nella ragionevolezza e apprezzo fortemente la capacità di scusarsi. Abbraccio chi mi ha scritto queste sentite righe
“Salve Onorevole, le scrivo per ribadirle le mie scuse su un commento da me postato (omissis) sulla sua pagina Facebook, dove avevo copi-incollato una notizia di cronaca che riguardava un suo familiare, che avevo visto condividere da un mio contatto Facebook.
Premetto che mi ero limitato a fare un semplice, per quanto inopportuno, copia-incolla di Repubblica senza aggiungere commenti/considerazioni miei personali o quant’altro, sulla vicenda.
Fattomi notare l’inopportunità del commento da parte di quello che presumo sia il suo staff, il quale mi ha rimandato ad un suo vecchio status in merito che mi ha profondamente colpito, ho fatto le mie scuse e ho chiesto se fosse necessario che io lo togliessi, visto il clima che si respira e che non era mia intenzione alimentare con quel commento certamente inopportuno e sbagliato.
Non ricevendo risposta, ho ritenuto necessario togliere da solo il commento col link, circa un paio d’ore dopo la pubblicazione.
Scusi di nuovo: sono un cretino e ho fatto una cretinata per l’impulso del momento.
Dovevo avere il tatto di capire che un argomento del genere è sbagliato e infamante tirarlo in mezzo per diatribe politiche, e mi sento doppiamente in colpa perché oltretutto ho un problema simile (omissis). Quindi doppiamente cretino, visto che so quel che si prova.
Le faccio i miei saluti, dandole la mia stima per le battaglie che porta avanti e di cui ero a conoscenza solo marginalmente, e le auguro Buone Feste.
Email firmata”