“Ero straniero, e non mi avete accolto”.
“Ero straniero, e non mi avete accolto”.
Questa mattina, commentando questo passo del Vangelo, il Presidente della CEI Card. Bassetti ci ha ricordato l’importanza dell’accoglienza e dell’umanità nella gestione delle migrazioni.
La modifica dei decreti “sicurezza” ha già segnato un passo molto importante in questa direzione, ma dalle parole di Bassetti viene l’invito ad andare oltre, con coraggio.
Una gestione delle migrazioni coerente con il principio di umanità richiede impegno per la giustizia climatica e globale – lo ha ricordato anche Papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti – ma anche, in Italia, una spinta decisa per le politiche di integrazione e inclusione. Mi auguro che sapremo mettere a frutto per questo anche le risorse del Recovery Fund.
Senza dimenticare l’urgente e non più rinviabile riforma della legge sulla cittadinanza, per dare riconoscimento e pari dignità sociale a bambine e bambini nati in Italia, che frequentano le scuole delle nostre figlie e dei nostri figli, giocano e fanno sport assieme a loro. Giovani italiani che non sono tali per la legge.
Il futuro di una comunità politica si gioca anche e soprattutto sulla sua capacità di scommettere sull’eguaglianza, sul riconoscimento e sul rispetto delle differenze e sull’inclusione.
Il futuro dell’Italia sarà bellissimo, se impareremo che i confini – tra le persone, le culture, e anche gli Stati – sono lì per essere attraversati, creando ponti, relazioni e arricchendo così le nostre identità.
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