EUROPEE: CIRINNA’, PD RIPARTITO BENE, STUPISCONO CRITICHE
“Il dato delle elezioni europee indica che il PD sta ripartendo bene, costituendo e preparando l’unica possibile alternativa a Salvini. Un risultato che, dopo le elezioni politiche e fino a pochi mesi fa, sembrava impossibile da raggiungere. Stupisce molto che autorevoli esponenti della nostra comunità, non avendo altri argomenti, si affrettino a sminuire il nostro 22.7%, e la posizione di seconda forza politica del Paese”. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà.
“In un quadro di marcata contrazione dell’affluenza – aggiunge – abbiamo portato alle urne più di 6 milioni di italiani, che ci hanno dato fiducia, riconoscendo un cambio di passo e affidandoci la responsabilità di proseguire nel cambiamento. Il voto in Italia dimostra che sarà bene uscire da ragionamenti legati alla geometria, nell’affannosa ricerca di un centro che attualmente sembra non esistere più per l’elettorato italiano. Troppo facile, poi, confrontare questo dato con quello di elezioni diverse, e soprattutto con contesti storico-politici lontanissimi dall’attuale”.
“Ad esempio – prosegue – nessuno criticò il 40% delle europee 2014, facendo notare che comunque in termini di voti assoluti il Pd era al di sotto del risultato delle politiche 2008, suo massimo storico. In questo momento, quindi, matematica e geometria non sono di aiuto: serve la politica. E la lettura politica di questo dato è molto chiara: il PD adesso deve consolidare con radicalità e coraggio la sua posizione di più grande forza di sinistra di questo paese, capace di tessere alleanze solide prima di tutto nella società, aprendosi alle esperienze di resistenza e solidarietà che sono vive nel paese e che questo Governo sta colpendo senza pietà”.
“Solo così – conclude Cirinnà – saremo in grado di ascoltare i bisogni delle persone, con umiltà, dando le risposte che il paese attende: e rispondendo con una nuova parola di speranza alla solitudine alla frustrazione che si trasformano, nelle urne, in paura rabbia e sterile protesta”.