Fatti gravissimi nelle carceri, garantire sicurezza e dignità
“Quel che sta accadendo nelle carceri italiane non può essere taciuto o sottovalutato. Da giorni cadono nel silenzio gli appelli per una maggiore attenzione alla gestione dell’emergenza sanitaria in carcere. Il Coronavirus non si ferma davanti alle sbarre di un istituto penitenziario, ma i provvedimenti da prendere a tutela della salute devono tener conto della dignità e delle condizioni di vita dei detenuti, oltre che della sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria e degli operatori” lo afferma Monica Cirinnà, senatrice Pd e componente della Commissione Giustizia. “Ribadisco il mio appello al Ministro della Giustizia affinché vengano presi provvedimenti adeguati ed equilibrati; e nella seduta di domani della Commissione Giustizia del Senato chiederò l’audizione urgente del Direttore del Dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria per fare chiarezza sulle misure che si stanno assumendo. La sospensione dei colloqui e delle attività individuali volte al reinserimento sono provvedimenti ragionevoli: ma vanno garantiti in tempi rapidi strumenti alternativi per assicurare ai detenuti condizioni dignitose di esistenza, ad esempio attraverso colloqui telematici. Il sovraffollamento, in carcere, è un fattore oggettivo di aggravamento del rischio e questa emergenza non fa che rendere ancora più urgenti interventi seri per superarlo. Non possiamo dimenticare mai che anche in carcere salute e dignità vanno tutelati, assieme alla sicurezza”.
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