Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia
Oggi é la Giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia. Pochi giorni fa Ilga Europe ha diffuso la Rainbow Map per il 2020. Tristemente, l’Italia è scesa ulteriormente nella classifica dell’inclusione e del rispetto per le persone LGBT+: eravamo al 34*, siamo ora al 35* posto sui 49 stati membri del Consiglio d’Europa.
Episodi di intolleranza e violenza (fisica e verbale) sono ancora all’ordine del giorno, e anche a livello legislativo sono troppi i passi da fare sulla strada dell’eguaglianza. Certo, aumentano le denunce e cresce l’indignazione nella popolazione, segno che negli ultimi anni è cresciuta la conoscenza, e sono diminuiti i pregiudizi. Ma c’è molto di cui preoccuparsi, e l’emergenza sanitaria ha ulteriormente aggravato le disuguaglianze e le vulnerabilità sofferte da tante persone LGBT+, specie giovani, dalle persone trans e dalle famiglie arcobaleno. Per questo, è necessario fare uno scatto in avanti, con coraggio e verità, e questo vale anzitutto per il Partito democratico. Promuovere conoscenza e cultura del rispetto, certo, ma anche intervenire sulla legislazione. È necessario approvare in tempi rapidi la legge contro l’omotransfobia in discussione alla Camera: sono a fianco del relatore, Alessandro Zan, e di coloro che si stanno impegnando per questo. Possiamo e dobbiamo farlo. Così come dobbiamo aprire una discussione, nel Partito e nel Paese, su obiettivi più avanzati, dal matrimonio egualitario al riconoscimento pieno dell’omogenitorialità, dalla revisione della legge sulla rettificazione di genere ad un pieno adeguamento delle politiche sociali, della salute e del lavoro alle istanze della comunità LGBT+.
Come ogni anno, purtroppo, ci troviamo davanti a una lunga lista di responsabilità e compiti che ci attendono. Come ogni anno, rinnovo la mia attenzione, il mio abbraccio a chi soffre per le ferite dell’omotransfobia e il mio impegno a proseguire la battaglia. Non c’è ripresa, non c’è speranza di rinnovamento senza diritti e senza eguaglianza vera.