Giornata mondiale della Terra
Oggi, Giornata mondiale della Terra, guardo con ancora maggiore emozione a questa statuetta che mi fu regalata dagli indios Aymara nel 2005 nel viaggio che feci in Bolivia come vicepresidente del Consiglio comunale di Roma per sostenere la candidatura di Evo Morales, poi divenuto primo presidente indio della nazione per ben tre mandati . Rappresenta Pacha Mama, la Madre Terra, una figura alla quale gli indios sono profondamente legati e sulla quale incentrano tutta la loro filosofia di vita.
Mi riconosco intimamente in questa idea per la quale la nostra vita è legata in ogni suo atto all’anima della Terra sulla quale viviamo. Credo in un’ecologia della vita, fatta di azioni concrete che devono portare a un miglioramento dello sfruttamento delle risorse con scelte ecocompatibili. Ciò significa, nel quotidiano di ognuno di noi, un rispetto per il cibo che mangiamo, per come lo mangiamo, per come lo scegliamo. E’ un impegno che sento nel profondo e che vivo ogni giorno nella mia scelta di un’alimentazione vegetariana e come imprenditrice di agricoltura biologica.
E molto in questa direzione possono fare le strutture sovranazionali, a partire dall’Ue con politiche di tutela del territorio, attenzione alla salute, alla sicurezza alimentare, alla produzione agricola e industriale nel rispetto dell’ambiente, combattendo inquinamento e l’uso di fitofarmaci, in favore della biodiversità.
A questo ci chiama ogni giorno Pacha Mama, come donne, come uomini, come politici, come produttori del sistema economico. A questo penso ogni mattina uscendo di casa e salutando questa statuetta venuta da un altro Continente. Oggi con uno sguardo ancora più profondo e consapevole.