Grave errore del servizio pubblico
“Grave errore, ancora di più perché parliamo del servizio pubblico – commenta Monica Cirinnà, madrina della legge sulle unioni civili -. Rifiutare una campagna che parla di uguaglianza, quella prevista dall’articolo 3 della Costituzione, dimostra l’assoluta inadeguateszza dei vertici della Rai a fare dell’azienda pubblica quel soggetto deputato a rispondere al grande bisogno di educazioe e di cultura come unici strumenti contro ogni forma di discriminazione, dal bullismo, al razzismo all’omofobia”. “Rifiutare questi spot – insiste la senatrice dem – equivale al comportamento omertoso e complice che troppo spesso viene dalle istituzioni pubbliche”. Eppure la Rai ha mandato in onda trasmissioni che aprivono e aprono ai temi lgbt. “Stupisce a maggior ragione – conclude Cirinnà – visto l’immenso successo di “Stato Civile” e la sensibilità dimostrata con la messa in onda di “Storie del genere” che parla delle persone trans, le più discriminate tra le discriminate”. Lo dichiara la Senatrice Cirinnà.