Interrogazione su convegno omofobo EXPO Milano
Interrogazione a risposta scritta
Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
al Ministro dell’economia e delle finanze,
al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali,
Premesso che:
dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 si terrà a Milano Expo 2015, evento di grandissima rilevanza internazionale che vedrà coinvolti attivamente Paesi da tutto il mondo attorno al tema del cibo e della nutrizione, da cui lo slogan: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”;
il 1° luglio del 2014 il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione di iniziativa della maggioranza “a sostegno della famiglia naturale” che prevede l’istituzione di una “Giornata della Famiglia Naturale”;
uno studio dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) in materia di discriminazioni, maltrattamenti e vessazioni motivate sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere divulgato alla fine del 2014 assegna all’Italia la maglia nera dell’omofobia fra i Paesi membri;
in particolare, i politici italiani vengono percepiti come i più omofobi d’Europa: il 91 per cento degli intervistati ritiene che i nostri rappresentanti usino diffusamente un linguaggio discriminatorio, un dato fortemente al di sopra della media UE (44 per cento);
dal 1973, a partire dalla sua terza edizione, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali ha escluso l’omosessualità dalla lista dei disturbi mentali;
l’OMS definisce l’omosessualità una variante naturale del comportamento umano e il 17 maggio del 1990 la stessa organizzazione ha depennato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali;
le antiscientifiche terapie di “riparazione”, ossia di “guarigione” dall’omosessualità vengono ancora praticate in Italia da organizzazioni di estrazione fondamentalista con esiti preoccupanti in termini psicologico-esistenziali ai danni delle persone oggetto del trattamento;
in una delibera del 14 maggio 2010 l’Ordine Psicologi della Lombardia ha segnalato che “qualunque corrente psicoterapeutica mirata a condizionare i propri clienti verso l’eterosessualità o verso l’omosessualità è contraria alla deontologia professionale ed al rispetto dei diritti dei propri pazienti” e che “ le cosiddette ‘terapie riparative’, rivolte a clienti aventi un orientamento omosessuale, rischiano, violando il codice deontologico della professione, di forzare i propri pazienti nella direzione di ‘cambiare’ o reprimere il proprio orientamento sessuale, invece di analizzare la complessità di fattori che lo determinano e favorire la piena accettazione di se stessi.”;
considerato che:
sabato 17 gennaio 2015 presso l’Auditorium Testori di Milano avrà luogo il convegno “Difendere la Famiglia per difendere la Comunità” organizzato da Alleanza Cattolica, Fondazione Tempi, Obiettivo Chaire e Nonni 2.0;
stando a quanto risulta agli interroganti da una consultazione del sito internet di Obiettivo Chaire, l’associazione sostiene le teorie riparative dall’omosessualità ‘aiutando’ attraverso interventi “psicoterapeutici” le persone gay e lesbiche a “superare il loro disagio”;
il materiale promozionale della conferenza riporta il patrocinio della Regione Lombardia e il simbolo dell’Expo 2015 e le conclusioni dell’incontro saranno affidate al Presidente della Regione Roberto Maroni;
gli argomenti affrontati dalla conferenza non hanno alcuna pertinenza con il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” scelto per Expo 2015;
si chiede di sapere:
se il Ministero dell’economia e delle finanze, in qualità di socio di Expo Milano 2015, sia stato messo al corrente della sponsorizzazione della succitata conferenza da parte dell’Esposizione Universale e se la consideri opportuna;
se il Governo non ritenga che legare il nome di Expo Milano 2015 a delle pratiche di “guarigione” dall’omosessualità non leda il nome e il prestigio, anche sul piano internazionale, dell’evento dal momento che tali pratiche sono considerate antiscientifiche dalla comunità internazionale in quanto basate su una concezione ideologica e basata su un mero pregiudizio dell’orientamento omosessuale come di un “danno” da riparare;
se quindi non consideri opportuno chiedere ad Expo di ritirare il patrocinio all’iniziativa del 17 gennaio;
se, dato il suo coinvolgimento formale in questa vicenda in quanto socio di Expo, il Governo intenda assumere una posizione di contrarietà e condanna alle teorie di “riparazione” dall’omosessualità”.
LO GIUDICE, GUERRA, CIRINNA’.