L’Italia non si lega
Oggi è un bel giorno.
Il risultato in Emilia-Romagna è importante, atteso e riscalda il nostro cuore. Un popolo che in parte si era allontanato da noi è tornato a mobilitarsi, anche grazie alla spinta nuova e importante del movimento delle Sardine, a un candidato forte e competente e ad anni di ottimo governo. Nonostante due scissioni pesanti, il Partito democratico non solo tiene, ma dimostra di essere una comunità unita, forte, coesa, convinta di potercela fare. Lo spirito unitario ci premia: siamo sempre di più argine della democrazia italiana e dell’antifascismo, pilastro del campo progressista, faro di responsabilità e buona politica che indica la strada, oltre le paure agitate dalla destra.
Il risultato calabrese non ci rende altrettanto felici: sappiamo bene quali e quante difficoltà incontra il nostro Partito nelle Regioni del Sud. Eppure teniamo, siamo il primo partito in quella Regione. Sono sicura che sapremo imparare e trarre nuova spinta anche da questa sconfitta: ci sono tante ragazze e tanti ragazzi pronti a portarci verso il futuro, valorizziamoli, facciamolo davvero.
Guardando al quadro complessivo, la giornata di ieri ci dà speranza. Possiamo fermare la destra, e possiamo farlo se non dimentichiamo che la nostra azione si fonda su valori forti e chiari, quelli della Costituzione: eguaglianza, giustizia sociale, libertà e diritti per tutte e tutti.
Non dimentichiamolo, rendiamoli presenti e vivi, ogni giorno. Rafforziamo la squadra per parlare con voce chiara e coerente. Con la certezza di essere nel giusto, con coraggio e verità, nell’azione di governo, nel partito e nel dialogo continuo con il nostro meraviglioso popolo.
E infine grazie. Grazie alla forza e alla determinazione di Stefano Bonaccini, grazie alla generosità infinita di Pippo Callipo, grazie a Nicola Zingaretti per tenerci uniti e con gli occhi fissi all’obiettivo. E grazie alle centinaia di militanti di ogni età che hanno riportato a casa il nostro popolo.
L’Italia non si lega.