L’onore di aver servito
Oggi termina il mio mandato da Senatrice della Repubblica.
È stato un onore servire le istituzioni come rappresentante delle italiane e degli italiani per nove anni bellissimi e intensi.
La gioia più grande è stata quella di poter contribuire a migliorare la vita delle persone, incidendo concretamente sulla loro felicità. Penso soprattutto alla legge sulle unioni civili: contribuire alla sua approvazione è stato il privilegio più grande della mia vita politica.
Non c’è stato un solo giorno in cui mi sia sentita sola. Non solo perchè ho potuto sempre contare su tutte le persone competenti e appassionate che, in Senato e nel gruppo parlamentare, rendono possibile ed efficace il “mestiere” di senatrice: ringrazio ognuna e ognuno, con tutto il cuore. Non sono stata mai sola perchè ho sempre sentito, fortissimo, l’affetto e il sostegno di tutte e tutti voi, che mi seguite con passione.
Non mi fermo. Continuerò ad esserci, in forme nuove, con tutta la mia determinazione e con tutto il coraggio di cui sono capace. La mia voce sarà a disposizione di ogni persona che lotta contro l’ingiustizia, le discriminazioni, le solitudini, di ogni persona che crede ancora che la politica – ovunque e comunque fatta – sia ancora l’unico strumento possibile di cambiamento. Ancora, per un’Italia sempre più libera, eguale, inclusiva e giusta, nel segno della Costituzione.