Nasce l’intergruppo bicamerale “Diritti e Libertà”
Insieme ad Ivan Scalfarotto abbiamo dato vita abbiamo dato vita all’intergruppo bicamerale “Diritti e Libertà”.
Riporto uno stralcio della lettera inviata ai colleghi parlamentari per invitarli ad aderire:
“… Il nostro obiettivo è creare un luogo in cui sia possibile scambiare idee, confrontarci in modo costruttivo su tali temi, poterci avvalere di esperti e specialisti in materia, organizzare occasioni di incontri e seminari.
Siamo infatti convinti che l’elaborazione di una azione politica coerente e trasversale in materia di diritti e libertà costituisca uno snodo essenziale nell’articolazione di un’immagine di Paese inclusiva, equa, giusta e solidale, quanto più possibile condivisa dalle forze politiche, nel rispetto degli imperativi costituzionali ed in particolare dei principi consacrati dagli articoli 2 e 3 della Carta.
Alla luce dei fatti di cronaca delle ultime settimane e considerate alcune proposte legislative in discussione sentiamo forte e chiara l’esigenza di creare un luogo di discussione e vigilanza sui temi della libertà, dell’inclusione, della parità, della non discriminazione anche per orientamento sessuale e identità di genere.
In un momento storico in cui tali temi – quando non sono totalmente assenti dal dibattito politico – vengono richiamati esclusivamente in chiave critica o regressiva, è assolutamente necessario che i rappresentanti politici sensibili ad essi riescano ad individuare sedi produttive di dialogo e confronto, anche al di là delle appartenenze politiche
La precedente legislatura è stata segnata dalla conquista delle unioni civili che hanno permesso così di riconoscere migliaia di coppie e di avviare il riconoscimento, in sede amministrativa e giudiziaria, delle famiglie omogenitoriali, facendo fare al Paese un passo in avanti significativo sul piano legislativo ma soprattutto sul piano sociale e culturale.
Al contrario, un silenzio assordante avvolge ancora il tema della lotta all’omotransfobia, e si registra l’assenza di una strategia efficace che unisca ad iniziative di carattere formativo e culturale l’introduzione di adeguati strumenti giuridici di garanzia in chiave antidiscriminatoria e di repressione degli episodi di violenza fisica o verbale, purtroppo sempre più all’ordine del giorno.
Ancora, si rende necessario vigilare e riflettere – insieme – sulle pari opportunità e sulla condizione femminile nel nostro paese: tema in relazione al quale si avverte con forza l’intreccio tra diritti civili, diritti politici e diritti sociali. Di fronte agli attacchi sempre più incisivi alla libertà di scelta della donna – pensiamo soprattutto, ma non soltanto, all’effettività della legge n. 194/1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza e, più in generale, all’area della riforma del diritto di famiglia – s’impone una reazione chiara, decisa, rispettosa dell’equilibrio tra i valori e i principi costituzionali in gioco…”