Negazionismo: Cirinnà, diventa reato nel giorno della razzia ghetto
“Una risposta all’odioso testamento del boia delle fosse Ardeatine”
“Depositato in commissione Giustizia l’emendamento che introduce nel quarto comma dell’articolo 414 del codice penale il reato di negazionismo. Mi auguro ora che la commissione entro questa sera licenzi definitivamente il testo”. Lo afferma la senatrice del PD Monica Cirinnà della commissione Giustizia.
“E’ una risposta importante – aggiunge – a tutte quelle istanze revisioniste, purtroppo presenti in Italia ed Europa, che vogliono distorcere la storia e la memoria. Ha un particolare rilievo il fatto che questo avvenga il giorno prima del triste anniversario dei 70 anni della razzia del ghetto di Roma ad opera dei nazisti.
Il 16 ottobre del ’43 oltre mille romani ebrei vennero deportati verso i campi di concentramento di Auschwitz e Birckenau da dove tornarono soltanto in sette”.
“L’approvazione del decreto – conclude Cirinnà – sarà una risposta definitiva anche a quanto contenuto nel testamento di Priebke che negherebbe l’esistenza delle camere a gas nei campi di concentramento.
Un atteggiamento odioso che ora diventa una preciso reato”.