ODG: Difendere i diritti minacciati e negati dal Governo
L’Assemblea nazionale del Partito democratico ha approvato un ordine del giorno promosso da Sergio Lo Giudice e da me, che impegna il Partito in tutte le sue articolazioni ad aderire alle mobilitazioni indette il 30 marzo a Verona da sindacati, democratiche e associazioni in occasione del Congresso mondiale delle famiglie, e a promuovere in tutta Italia iniziative di sensibilizzazione, resistenza e contrasto alle minacce ai diritti da parte del Governo, anche sostenendo l’opposizione in Parlamento e nelle istituzioni locali. Come ha ricordato il nostro Segretarionella sua relazione, il nuovo PD dovrà proseguire nella promozione dei diritti e dell’eguaglianza di tutte e tutti.
DIFENDERE I DIRITTI MINACCIATI E NEGATI DAL GOVERNO
L’Assemblea Nazionale del Partito democratico,
Premesso che:
nel Paese si assiste, in questi mesi, al tentativo culturale e politico di respingere le donne in una condizione di subalternità, di imporre un unico modello di famiglia, di negare le differenti forme di relazioni familiari e genitoriali, di rimettere in discussione la legge 194;
attacchi analoghi stanno interessando la condizione delle persone LGBT+, con una recrudescenza di episodi di violenza omotransfobica, e di dichiarazioni omotransfobiche talora riconducibili ad esponenti o forze politiche legate all’attuale maggioranza di governo; allo stesso tempo, si assiste ad un inasprimento della violenza di genere;
alla incombente recessione economica si accompagna una sempre più grave involuzione democratica, che mette in crisi il principio di separazione dei poteri e la garanzia delle minoranze rispetto all’azione della maggioranza; inoltre, assistiamo a preoccupanti segnali di involuzione culturale, con l’assenza di risposte efficaci alla rabbia, all’incertezza e alla paura, la conseguente chiusura delle persone nella dimensione individuale e privata, e l’indebolimento dei legami di solidarietà politica, economica e sociale;
l’azione del Governo su questi temi, quando non assente, è troppo spesso apertamente ostile all’avvio di politiche di inclusione, al mantenimento e alla garanzia di conquiste faticosamente ottenute in materia di diritti civili, così come all’ulteriore allargamento di spazi di libertà ed eguaglianza;
da ultimo, autorevoli esponenti del Governo hanno annunciato la loro partecipazione al Congresso mondiale delle famiglie di Verona, previsto per il 29, 30 e 31 marzo, che vedrà riuniti i massimi rappresentanti di associazioni e istituzioni che ispirano la propria attività alla repressione dell’autonomia femminile, della libertà di orientamento sessuale e identità di genere, nonchè alla promozione di un modello di famiglia che esclude e rigetta la pluralità delle formazioni familiari, invece riconosciuta dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, dalla nostra Costituzione e dalla legislazione nazionale e regionale;
tale Congresso gode a tutt’oggi del patrocinio della Presidenza del Consiglio – Ministro per la famiglia e le disabilità;
in occasione del Congresso, i sindacati, le democratiche e numerose associazioni hanno indetto per la giornata di sabato 30 marzo iniziative di mobilitazione, con occasioni di confronto, studio e approfondimento, e un corteo;
impegna il Partito in tutte le sue articolazioni nazionali e locali:
a promuovere iniziative di approfondimento e dibattito sulle minacce ai diritti, alla libertà e all’uguaglianza implicate dall’azione del Governo, primo fra tutti il disegno di legge cd. Pillon;
a promuovere azioni di sensibilizzazione in relazione all’inasprirsi della violenza omotransfobica e alla violenza contro le donne, e a sostenere attivamente le vittime e le persone maggiormente a rischio;
a sostenere, anche sul piano della comunicazione istituzionale, l’azione di contrasto dei gruppi parlamentari e delle rappresentanze a livello regionale e locale a tali pericolosi segnali di involuzione;
ad aderire alle mobilitazioni promosse dai sindacati, dalle democratiche e dalle associazioni a Verona il giorno 30 marzo 2019, in occasione del Congresso mondiale delle Famiglie