Pussy Riot: Roma per libertà 3 giovani donne moscovite condannate
«Proporrò al più presto in commissione delle Elette una mozione, che porterò al voto dell’aula , per la libertà e la scarcerazione della band russa Pussy Riot. Auspico che Roma Capitale esprima la propria protesta contro il governo russo e il comune di Mosca per l’ignobile condanna a due anni di carcere per Nadezhda Tolokonnikova, Ekaterina Samutsevich, 3e Maria Alekhina, colpevoli di aver cantato con chitarre elettriche una ‘preghiera punk’ nella cattedrale moscovita di Cristo Salvatore chiedendo alla Madonna di ‘cacciare Putin’.
La condanna a due anni di reclusione, per vandalismo e istigazione all’odio religioso, per le tre componenti della band russa Pussy Riot, segna un ulteriore giro di vite contro la libertà, la democrazia e i diritti d’espressione in Russia. La punizione di oggi è solo la conseguenza della loro performance anti Putin. Non entro nel merito sulla scelta di svolgere una perfomance musicale in un luogo culto che va sempre rispettato, ma non posso essere sorda agli appelli di tanti russi che oggi a Mosca manifestano per la libertà d’opinione e la democrazia nel loro paese a cui si aggiungono molte proteste che si svolgono in tutta Europa».
È quanto dichiara in una nota il Presidente della commissione delle Elette di Roma Capitale Monica Cirinnà.