“Il parlamento è in stallo, affidiamolo alle donne”. Alcune riflessioni
IL PARLAMENTO E’ IN STALLO, AFFIDIAMOLO ALLE DONNE
Destra,centro e sinistra si scontravano da 20 anni su infinite proposte di legge contro la violenza sessuale senza approdare a nulla di fatto.
In Parlamento si erano sentite le cose peggiori, quello che più era evidente era la paura dei parlamentari uomini di vedere, grazie a quella legge,le donne più libere, più in grado di difendersi da violenze da sempre ritenute nell’ordine delle cose. Era il 1996 e le donne del Parlamento italiano, tutte, hanno deciso di incontrarsi fra loro e in pochi giorni e’ spuntata la legge giusta, che ognuna si è impegnata a fare approvare anche fra i parlamentari uomini del proprio partito. Oggi è ancora una buona legge.
Ora non resta che ripetere l’esperimento, per sbloccare uno stallo che sembra invalicabile.
La cosa pubblica oggi “ non vive e non muore” come scriveva Aristofane ne “ Le donne in Parlamento” e allora è necessario affidarla all’intelligenza, alla creatività, ai saperi “altri”, alla capacità di mediazione delle donne che siedono alla camera e senato.
Nel 1996 tutte senza esitazione hanno collaborato fra loro in maniera trasversale, ma oggi c’è un’incognita: come si comporteranno le rappresentanti del Movimento 5 Stelle? Riusciranno a dimostrare autonomia di pensiero?
Comunque sarà il momento in cui risulterà chiaro se le rappresentanti di quel movimento sono persone libere.
Lasciare alle donne il compito di sbloccare la situazione politica è un tentativo che va fatto; se è un’utopia, è certamente un’utopia realizzabile.
Differenza Donna