Quote Rosa, Cirinnà-Azuni: Alemanno condannato dal TAR
Per il Tar la Giunta Capitolina ha operato illegittimamente per quattro anni. Con questa motivazione Alemanno colleziona l’ennesima condanna per aver marginalizzato la presenza delle donne nella sua giunta. Ovviamente, la condanna riguarda solo il pagamento delle spese processuali in merito al ricorso presentato sulla manifesta disparità di genere all’interno della giunta di Roma in violazione a quanto previsto dallo statuto comunale.
Ricordiamo che solo in extremis il 5 febbraio, ossia il giorno prima della sentenza sull’ultimo ricorso, il numero delle donne in giunta è salito a cinque colmando in ‘zona Cesarinì una sproporzione penalizzante per le donne all’interno dell’istituzione comunale.
I giudici nella sentenza specificano che:”a fronte dell’evidente squilibrio numerico nella rappresentanze dei generi essendo la componente femminile della giunta pari dapprima a due e poi a tre assessori su un totale di dodici, le motivazioni poste a fondamento delle scelte compiute dal Sindaco non consentono di ritenere che attraverso tali scelte fosse effettivamente assicurata una presenza equilibrata di uomini e donne all’intero della giunta”.
È solo per superati limiti di tempo, ovvero i 90 giorni canonici , che non possiamo avviare una ulteriore iniziativa giudiziaria per rendere nulli gli atti di una giunta che ha operato per anni e fino al 5 febbraio 2013 in modo illegittimo.
Esprimiamo piena soddisfazione per una sentenza che rende giustizia in primo luogo alle donne e che ristabilisce il principio inderogabile del rispetto delle norme statutarie del comune di Roma». È quanto dichiarato in una nota da Monica Cirinnà e Gemma Azuni rispettivamente Presidente e vice-Presidente della commissione delle Elette del Comune di Roma.