Quote Rosa Cirinnà, bozza statuto inaccettabile
(ANSA) – ROMA, 17 DIC – «L’attuale formulazione dell’articolo 25 della bozza di Statuto di Roma Capitale che ha avuto l’ulteriore iter in commissione è inaccettabile. È davvero ambiguo e subdolo il richiamo alla legge nazionale che prevede la rappresentanza di genere ad un terzo; questa norma si riferisce alle nomine nei cda di aziende pubbliche o partecipate. Non è assolutamente applicabile agli statuti comunali, neanche con un’interpretazione di tipo estensivo». Così la consigliera capitolina del Pd Monica Cirinnà.
«La democrazia paritaria, in ossequio al dettato costituzionale degli artt 3 e 51 – aggiunge – è ormai imprescindibile per chiunque voglia parlare in modo serio e concreto di rinnovamento. Ho chiesto al capogruppo Marroni di uscire dall’ambiguità e presentare un emendamento a firma di tutti i consiglieri del gruppo Pd che reciti ‘Fra i nominati (nella giunta) è garantito un numero pari di uomini e di donnè. Tutto il resto sono chiacchiere».