Risposta all’articolo dell’On. Mantovano su Tempi.it
Gentile Onorevole Mantovano,
Ho letto il suo articolo su Tempi (in allegato), le scrivo questa nota su una mail spero privata poiché non intendo fare con lei alcuna polemica.
Spero solo di poterle spiegare pacatamente e senza furore ideologico che occuparsi degli esseri viventi non umani in stato di sofferenza non offende, non depaupera, e non esclude azioni in favore degli umani che versano nelle stesse condizioni di dolore. O vogliamo sostenere che esistono dolori diversi, o più meritevoli di pietà a seconda di chi li vive?
Può informarsi sul mio sito riguardo le mie tante attività di solidarietà , aiuto e collaborazione su temi etici, morali ed umanitari.
La ringrazio per avermi definita un “personaggio non marginale” di lunga esperienza politica nel Pd. Questo plauso non mi esime però del chiederle perché lei ritiene di potermi giudicare e come fa a sostenere che per me non sono “aberranti e inaccettabili” i cadaveri in una carrozza ferroviaria nella campagna ucraina, e neanche le vittime degli scafisti annegati nel Mediterraneo.
Ha ragione questa non è generalizzazione, è insulto, e forse diffamazione, sulla quale farò decidere il mio avvocato se procedere.
Concludo provando a spiegarle che chi come me ha a cuore i diritti di chi non può difendersi da solo è certamente persona pacifica, rispettosa di tutte le vite, non aggressiva e non abitualmente avvezza a giudicare gli altri e a dividere le persone tra buone e cattive.
Spero di aver fatto sorgere almeno un piccolo dubbio nel suo cervello di super uomo cattolico osservante, padrone del mondo e di tutti gli esseri viventi che popolano il creato.
Saluti
Monica Cirinnà