Se ai bambini insegnano l’odio
Oggi, l’auto che vedete in foto mi ha affiancata. Alla guida un giovane uomo, accanto a lui una donna e sui sedili posteriori due bambini. Finestrini abbassati, appena l’auto è stata a fianco alla mia, l’uomo ha urlato: “Viva Meloni, abbasso i gay! Viva Meloni, abbasso i gay!”.
Il mio pensiero è andato subito a quei bambini che crescono in un ambiente che insegna loro discriminazione e pregiudizi.
Questo è il clima che si respira. Questo è il sentimento alimentato dalle destre: Meloni vista in opposizione alle persone LGBT+. Possono tentare tutte le operazioni di immagine che vogliono, imparare a usare toni apparentemente più moderati, fingere di dialogare, ma questo è quello che hanno trasmesso al loro elettorato.
Un sentimento pericoloso, di odio. Un sentimento che ha già dato vita ad un’escalation di episodi di violenza contro le persone lgbt+ e i migranti negli ultimi mesi, come dimostrano i dati pubblicati da Simone Alliva su L’Espresso qualche giorno fa.
Cosa possiamo fare? Abbiamo una settimana di tempo per mobilitarci tutte e tutti, per convincere gli indecisi, gli astensionisti e impedire che il Paese sia lasciato nelle mani di chi si nutre di odio, di chi vuole ricacciare nell’invisibilità le persone che hanno conquistato diritti, di chi pensa che alcuni siano superiori ad altri. Una settimana di tempo. Parlate coi vicini di casa, con le persone con cui lavorate, con amici e parenti. Non lasciamo niente di intentato
Sta ad ognuna e ognuno di noi.