Solidarietà a Federica Angeli ai tempi dei 5S
Ho seguito con partecipazione e solidarietà la vicenda di Federica Angeli fin dal suo drammatico inizio. Ancora ieri, leggendo le dichiarazioni in aula di questa donna coraggiosa, sono rimasta profondamente commossa dalla sua tenacia, e dalla bellezza della verità che ogni sua parola trasmette. Federica, lo ricordo, è sotto scorta da 1736 giorni per aver resistito, denunciando la prepotenza criminale della famiglia Spada, che infesta un territorio martoriato dalla violenza delle mafie, quello di Ostia.
Al processo, ieri, era presente anche la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, che doverosamente ha testimoniato nuovamente a Federica la solidarietà della nostra città. Come già avvenuto in febbraio – quando la Sindaca aveva sottolineato la “diversità di opinioni” rispetto a Federica – anche stavolta, tuttavia, sulla solidarietà si stende l’ombra delle ambiguità che, ormai da anni, caratterizzano il rapporto tra M5S e le dolorose vicende di Ostia: la Sindaca, infatti, non ha perso l’occasione per sottolineare l’impegno del Movimento, ed in particolare di alcuni suoi esponenti (Di Pillo, Barillari, Ferrara), contro le mafie, dimenticando tuttavia che proprio quegli stessi soggetti, negli anni, si sono resi protagonisti di attacchi scomposti proprio a Federica Angeli e ad alcune associazioni antimafia (su tutte, Libera), pubblicizzando inesistenti dossier e alimentando ambiguità profonde. Ambiguità ancora oggi palesi, come rivela la vicenda tristemente nota della candidatura di Emanuele Dessì, prima sconfessato dal Movimento e poi accolto con tutti gli onori nel gruppo parlamentare del Senato.
Quando dico che il Movimento assomiglia ad un’idra a molte teste, mi riferisco proprio ad atteggiamenti come questo. La solidarietà non può essere condizionata, nè ammantata di ombre: e la responsabilità politica impone di parlare ai cittadini con una voce sola, chiara, trasparente, senza illudersi di poterli prendere in giro, facendo autocritica quando è necessario (come il PD non ha mancato di fare, anche in relazione a quel territorio, procedendo ad un profondo rinnovamento).
Mentre rinnovo a Federica la mia solidarietà, mi auguro allora che la Sindaca sappia far seguire alle parole i fatti. Roma non ha paura, è vero: non abbia paura nemmeno lei, di guardare con onestà agli atteggiamenti tenuti dal Movimento negli ultimi anni, favorendo una più chiara linea di impegno contro ogni mafia, e di sostegno incondizionato a chi – con coraggio, come Federica – non rinuncia a rischiarare le ombre con la ricerca e la testimonianza della verità.