UNIONI CIVILI. CIRINNA’: TESTO NON LE EQUIPARA AL MATRIMONIO
“AVREMO NUMERI ANCHE IN AULA, SU DIRITTI MAGGIORANZE TRASVERSALI”
(DIRE) Roma, 26 mar. – Il testo base approvato in commissione Giustizia al Senato “non equipara” le unioni civili al matrimonio. Lo precisa la relatrice Monica Cirinna’ ricordando che l’istituto del matrimonio si basa sull’articolo 29 della Costituzione (“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societa’ naturale fondata sul matrimonio”) mentre il testo sulle unioni tra persone dello stesso sesso fa riferimento all’articolo 2 (“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalita’, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta’ politica, economica e sociale”). La relatrice dice di essere “parzialmente soddisfatta” del voto di oggi perche’, pur trattandosi del primo si’ del Senato sul tema, “c’e’ ancora tutta la fase emendativa” da affrontare. E i tempi non sono proprio ravvicinatissimi. Il termine per gli emendamenti infatti e’ stato fissato al 7 maggio. Poi ci sara’ l’iter in aula. Cirinna’ si dice comunque ottimista anche in vista delle votazioni in assemblea. “Abbiamo 120 senatori del Pd- sottolinea- i numeri ci sono”. Ma la maggioranza si e’ gia’ spaccata con il voto contrario dell’area centrista di Ncd e l’assist dato da M5s al Partito democratico. Cirinna’ osserva: “Non si tratta di avere una maggioranza algebrica, le maggioranze parlamentari vanno ricercate in modo ampio. Sui diritti poi le maggioranze sono sempre state trasversali, e’ stato cosi’ ai tempi della legge sul divorzio e sull’interruzione di gravidanza. Se qualcuno, anche in Forza Italia e Ncd, vorra’ fare un voto di coscienza al contrario spero lo faccia”. (Mar/ Dire) 16:28 26-03-15